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 2015  settembre 10 Giovedì calendario

La Danimarca chiude stazioni, autostrade e porti • In Italia ventimila posti in più per i migranti • Si possono scegliere i migranti da accogliere? • La Russia aiuta Assad in Siria • Crescono i consumi in Italia • Le polemiche sui Casamonica da Vespa • Le opinioni di Marino • Spiando il tradimento del padre Brian De Palma decise di diventare regista Accoglienza/1 Proprio nel giorno in cui il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, ha esortato davanti all’Europarlamento: «Aiutiamo chi fugge!», la Danimarca ha bloccato tutti i treni provenienti dalla Germania, carichi di migranti siriani ma anche di altri passeggeri

La Danimarca chiude stazioni, autostrade e porti • In Italia ventimila posti in più per i migranti • Si possono scegliere i migranti da accogliere? • La Russia aiuta Assad in Siria • Crescono i consumi in Italia • Le polemiche sui Casamonica da Vespa • Le opinioni di Marino • Spiando il tradimento del padre Brian De Palma decise di diventare regista Accoglienza/1 Proprio nel giorno in cui il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, ha esortato davanti all’Europarlamento: «Aiutiamo chi fugge!», la Danimarca ha bloccato tutti i treni provenienti dalla Germania, carichi di migranti siriani ma anche di altri passeggeri. E poi, i traghetti dalla Germania e l’autostrada che unisce la stessa Danimarca alla Svezia: altre centinaia di profughi, fra cui donne e bambini, avevano intenzione di imboccarla a piedi scandendo: «Sweden! Sweden», «Svezia, Svezia!», cioè la meta dove vorrebbero arrivare. Eppure la Danimarca, anche se è uno Stato-membro della Ue e aderisce agli accordi di Schengen, insieme con la Gran Bretagna e l’Irlanda è stata esonerata dalla ridistribuzione annunciata da Juncker. Ridistribuzione contro cui continuano a esprimersi Gran Bretagna, Repubblica Ceca, Slovacchia, Ungheria, Polonia e Romania: per loro è inaccettabile che le quote-migranti siano «permanenti» e soprattutto «vincolanti». Accoglienza/2 Mentre in Europa decidono se prendersi carico dei migranti anche per alleggerire Italia, Grecia e Ungheria, ecco il nuovo piano che riguarda le regioni italiane. Secondo i conti effettuati nell’ultima settimana la Lombardia aveva sistemato 12.385 migranti, 2.032 in meno di quanto previsto. Adesso dovrà quindi trovare altri 3.421 posti. Sono 3.662 quelli che devono essere resi disponibili dalla Campania, 2.009 dalla Toscana, 2.075 dal Veneto, 1.781 dal Piemonte, 1.636 dall’Emilia-Romagna. Alto il numero anche per la Valle d’Aosta che si era detta disponibile ad ospitare un migrante e invece pur avendone in carico 157 e dovrà prenderne altri 271. Attualmente il Viminale si fa carico di oltre 100mila migranti ai quali vanno aggiunti più di 10mila minori stranieri non accompagnati che sono ospitati in strutture protette. Il piano di “alleggerimento” riguarda però solo siriani ed eritrei. Fino al 31 agosto scorso sulle coste meridionali erano sbarcati 30.493 eritrei e 6.546 siriani. Gli altri provengono da Nigeria (14.489), Somalia (8.747), Sudan (6.091), Gambia (5.422), Senegal (4.019), Mali (4.004) e Ghana (3.062) ed è proprio di loro che bisognerà continuare a occuparsi. Accoglienza/3 «Se la Germania accoglie, senza porre limiti, i siriani, spesso appartenenti al ceto medio istruito e qualificato, chi accoglierà i richiedenti asilo di altri Paesi? E, senza sottovalutare l’enorme disponibilità tedesca all’accoglienza (Angela Merkel ha parlato di 500 mila persone all’anno), questa non finisce con l’implicare anche un elemento di discriminazione (ahimè, l’aggettivo esatto con cui definirla sarebbe “etnica”)? E poi: cosa ne sarà delle straordinarie immagini di solidarietà, una volta che dovremo assistere agli inevitabili, già annunciati, respingimenti di massa dei migranti che non fuggono da alcuna guerra e sono mossi “solo” dal bisogno e dalla fame?» (Giovanni Belardelli, Cds). Siria Si è saputo che i russi hanno mandato armamenti all’esercito siriano e che piccoli nuclei di soldati russi combattono in Siria. Altri sono pronti a farlo e si stanno concentrando in due basi, una sulla costa di Latakia, la seconda più all’interno. Mosca non ha nascosto di aver inviato materiale bellico ad Assad, insieme a gruppi di consiglieri, per contrastare «il terrorismo internazionale» e Damasco ha confermato. La Casa Bianca ha espresso «profonda preoccupazione», idem il segretario Nato Jens Stoltenberg. Il segretario di Stato Kerry ha chiamato Lavrov: «Interventi esterni aumentano le violenze». Gli Stati Uniti hanno poi fatto pressione su Bulgaria e Grecia affinché non permettano il transito di aerei cargo russi diretti in Siria, ottenendo rispettivamente un rifiuto e un tentennamento. Comunque resterebbe aperta la via iraniana: Teheran ha annunciato il libero passaggio per i grossi Ilyushin e Condor da trasporto. Consumi A luglio, secondo i dati diffusi ieri dalla Confcommercio, i consumi sono saliti dello 0,4% rispetto a giugno e del 2,1% su base tendenziale. Numeri così positivi non si registravano dal 2010. Entrando nel dettaglio, in base all’indicatore dei consumi di Confcommercio, a luglio rispetto allo stesso mese del 2014, ci sono significativi balzi in avanti per i beni e servizi per la mobilità (+8,8%) e per le comunicazioni (+5,1%) cioè telefonini e tablet. Pure il turismo rialza la testa, perché la gente ha messo mano al portafoglio spendendo in alberghi, pasti e consumi fuori casa (+2,0%), nonché per l’abbigliamento e le calzature (+0,8%). Progressi ridotti all’osso, invece, per il comparto della cura della persona (+0,3%) e nell’ambito ricreativo (+0,1%), mentre l’unico segmento ancora con il segno negativo su base annua è quello della spesa per alimentari, bevande e tabacchi (-0,2%). L’associazione di categoria conferma le previsioni sul Prodotto interno lordo (+1,1% nel 2015 e +1,4% nel 2016). Numeri vicini a quelli del commissario alla Spending review , Yoram Gutgeld, secondo il quale l’economia italiana potrebbe chiudere l’anno con una crescita del Pil dello 0,9%. Porta a porta Vera e Vittorio junior Casamonica, esponenti incensurati della famiglia zingara sinti che a Roma e nel Lazio spaccia ed estorce, sono andati a Porta a porta, invitati per dire la loro sul funerale dello zio Vittorio, capoclan. La puntata è stata vista da 1.340.000 spettatori, share del 14,45%: più di Renzi, ospite la sera prima. Tanti si sono indignati. «Rai, servizio pubblico paramafioso» è il titolo del post pubblicato sul Blog di Beppe Grillo. Caustico anche Roberto Fico, M5S, presidente della commissione di Vigilanza Rai: «È stata scritta una delle pagine più vergognose per il servizio radiotelevisivo pubblico del nostro Paese». Rosy Bindi, che ha detto «scelta inaudita», ha accolto la richiesta del senatore Franco Mirabelli di un’audizione dei vertici del servizio pubblico e dell’ordine dei giornalisti eccetera. A favore tutti quelli del centrodestra. Marino Poi c’è il sindaco Ignazio Marino, che intervistato dalla Stampa, ha subito precisato di non guardare Porta a porta per principio da quando si occupava di di una legge sulle cure del fine vita: «Bruno Vespa mi invitò: proiettò immagini di malati non in stato vegetativo ma presentandoli come tali, facendo passare il messaggio che dallo stato vegetativo permanente sia possibile riprendersi». Comunque, pur non avendo visto, si sente «offeso come sindaco della capitale e come cittadino che paga il canone. Trovo offensivo che si dia spazio a un episodio che nell’immaginario collettivo, al di là delle responsabilità penali dei singoli, è stata vista come la prova di forza di una famiglia mafiosa». Spera che intervenga la Commissione parlamentare di vigilanza. Non sarebbe male, infine, se Vespa se ne andasse: «Vengo dal mondo anglosassone, dove quando qualcuno mantiene un ruolo per più di dieci anni si pensa sempre ci sia qualcosa che non va. Penso che ci siano tanti giovani giornalisti che sarebbero perfettamente in grado di sostituirlo» (Schianchi). Voyeur Brian De Palma da bambino pedinò suo padre per coglierlo in flagrante con l’amante: «Cercavo di aiutare mia madre, intrappolata in un matrimonio infelice. Era stata lei a mandarmi. Tutto quel che produsse il mio inseguimento fu il loro divorzio. Si risposarono entrambi, con altri. La cosa mi ha influenzato: se ti nascondi dietro gli alberi a osservare gli altri, sviluppi un approccio voyeuristico alla vita» (ad Arianna Finos, Rep).