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 2015  settembre 05 Sabato calendario

MARÒ: NON È UN (VIDEO) GIOCO

L’incapacità di gestione della vicenda da parte della diplomazia è un dato ormai acquisito. Il fatto che il destino di Massimiliano Latorre e Salvatore Girone – i Marò accusati dalle autorità indiane di aver ucciso due pescatori scambiandoli per pirati – rimanga appeso a una strategia confusa, segnata da errori gravissimi che hanno esposto l’Italia a una figuraccia sulla scena internazionale è purtroppo innegabile nonostante siano trascorsi tre anni. Le nostre autorità hanno prima sottovalutato le conseguenze di quanto accaduto, forse ritenendo di poter chiudere la partita pretendendo il rimpatrio dei due fucilieri in cambio di un risarcimento alle famiglie delle vittime. Quando è apparso chiaro che questa strada non avrebbe portato a nulla, hanno cominciato a percorrere percorsi alternativi, nessuno davvero valido. E ciò ha provocato una situazione di stallo rispetto alla quale è davvero difficile immaginare una soluzione. Al danno si aggiunge adesso la beffa di un videogioco – Marò Slug – che ridicolizza i tentativi di risolvere il caso. Sparatorie contro ipotetici nemici, svariati livelli da superare e ostacoli da abbattere per raggiungere il risultato: far tornare a casa i due ufficiali. Gli ideatori giurano di non aver alcun intento derisorio, ma basta ascoltare la musica di sottofondo e guardare i Marò che fuggono dopo essere evasi per rendersi conto che questo è comunque l’effetto ottenuto.