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 2015  settembre 05 Sabato calendario

MA I PROFUGHI CHE NON VANNO BENE ALLA GERMANIA, GLI UNGHERESI DOVRANNO TENERSELI? OPPURE LI SBOLOGNERANNO? A CHI? E COME?

Angela Merkel, solo un paio di mesi fa, era l’arpia in divisa da SS che, secondo i puri di cuore della stampa e della tv italiana, sempre intenti a taroccare un po’ le storie, faceva piangere le bambine palestinesi dicendo loro che potevano scordarsi la Germania e le sue meraviglie e tornarsene nei territori, cioè all’inferno. Oggi, passata l’estate, la Cancelliera è diventata la campionessa mondiale d’accoglienza del profugo e dell’extracomunitario. E anche questo è falso, com’era falsa la traduzione, ad usum talk show dei moralisti italiani, di quel che aveva detto alla bambina – da lei rassicurata e non brutalizzata.
Merkel sta con i profughi come Terence Hill e Bud Spencer stavano con gl’ippopotami. Purchè si tratti, beninteso, di profughi siriani, in fuga dalla guerra civile e dalla jihad, e purché ciascuno di loro sia debitamente identificato come profugo di guerra dalle nazioni, per lo più dell’Est europeo, che si troverà a traversare mentre si dirige verso Berlino. A nessuno, prima che ci pensasse la Germania merkeliana, era mai venuto in mente d’aprire, insieme alle proprie, anche le frontiere altrui, e di pretendere che l’opera di sgrossamento (per separare chi ha diritto all’asilo da chi non ce l’ha) venga fatto dalle nazioni vassalle.
Ammesso (ma non concesso) che l’identificazione sia un affare di routine, che non costi nulla (in termini sociali, economici, d’ordine pubblico) alle nazioni mobilitate dalla Germania e che non ci sia nazione dell’Est europeo che non si senta onorata di fare da muraglia cinese contro i profughi indebiti per conto della Germania, resta da capire come queste nazioni, a cominciare dall’Ungheria, si comporteranno con i profughi che, temo in larga maggioranza, non dovessero superare l’esame.
In attesa che l’Europa, senza fretta, come sempre, decida che fare di loro, gli ungheresi dovranno tenerseli?
Farli passare di nascosto in Romania? In Bulgaria? Provare con i macedoni? Chiedere a Tsipras? A Renzi? A David Cameron?
O dovrebbe costruire grandi Campi d’accoglienza? Tipo Mineo? Tipo gli «alberghi 5 stelle con servizio in camera e vasca con idromassaggio» che evoca Matteo Salvini ogni volta che appare in tv? Tipo Auschwitz?
Sono problemi mica da poco, ma sono problemi per l’Est europeo, mica problemi per la Germania di Angela Merkel. Non si può essere d’un tratto così generosi con i profughi di guerra siriani (un po’ per nobiltà d’animo, un po’ per vanità) senza far piangere qualche bambina palestinese pardon, qualche politico ungherese.
Ishmael, ItaliaOggi 5/9/2015