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 2015  settembre 05 Sabato calendario

WSJ: GOOD LUCK, MISTER DRAGHI

Secondo il Wall Street Journal, Mario Draghi e la Bce sono gli ultimi adepti, in ordine di apparizione, della teoria monetarista imperante dalla fine della crisi finanziaria: se la medicina funziona, somministrarne di più; se non funziona, somministrarne di più lo stesso. In un suo editoriale, il quotidiano americano sostiene che dall’inizio della politica fortemente espansiva della Bce, lo scorso marzo, con il programma di riacquisto di titoli di Stato e altre obbligazioni per 60 miliardi al mese fino al settembre 2016, la Bce abbia ottenuto solo una leggera svalutazione competitiva dell’euro. Non c’è nessun altro segnale evidente che la medicina stia funzionando per sostenere la crescita economica dell’eurozona. Al contrario, la Bce ha corretto al ribasso le stime di crescita dell’Ue fino al 2017. La motivazione ufficiale è il rallentamento della Cina. Ma, sostiene il WSJ, non è che prima che i mercati azionari cinesi cominciassero ad avvitarsi in picchiata, l’Europa avesse mostrato decisi segnali di crescita economica.
La verità, sostiene il quotidiano Usa, è che i leader di governo europei hanno sprecato l’occasione fornita dal Qe, che ha drasticamente abbassato i rendimenti, in alcuni casi portandoli addirittura in negativo. I governi europei avrebbero dovuto utilizzare questo periodo per realizzare le riforme del mercato del lavoro e della produzione necessarie per poter davvero sostenere la crescita. A crescere sono state invece le sole economie fortemente esportatrici, come la Germania, ma non abbastanza da trainare le altre economie europee. Draghi tutto questo lo sa, sostiene il WSJ, e anche in occasione dell’ultima conferenza stampa della Bce ha reiterato il suo appello ai leader politici affinché queste riforme siano approvate e messe in opera. Ma, aggiunge il WSJ, good luck with that, auguri.
MilanoFinanza 5/9/2015