Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2015  settembre 04 Venerdì calendario

IL PROCLAMA FERRANTE E L’OLGA DI CARTA

Le scrittrici sono ancora in un ghetto, e dal più ««««o meno hanno successo o sono accettate se fanno quel che ci si aspetta da loro in termini di genere. Io no, dice la misteriosa Elena Ferrante in una torrenziale intervista su Vanity Fair (edizione americana). «Ecco perché si sospetta che potrei essere un maschio, o addirittura un team di autori/autrici». Invece? «Invece io come altre stiamo semplicemente uscendo dal gineceo». Il proclama suona epocale: «Noi sappiamo come pensare, noi sappiamo come raccontare storie, noi sappiamo come scriverle proprio come i maschi, se non meglio». Sono una donna. Forse una santa? Categorico.
E anche un business
Colpo grosso in casa Salani. Uscirà a novembre un nuovo romanzo di Elisabetta Gnone, autrice italiana molto popolare fra i giovani lettori, e che soprattutto è divenuta un fenomeno mondiale. Olga di carta - questo il titolo, dal nome della protagonista - secondo l’editore, Luigi Spagnol, si aggiunge alla galleria di «ragazzine intraprendenti e indimenticabili», da Pippi Calzelunghe a Bibi, Matilde, Hermione Granger, Calpurnia, tutte successi Salani. Elisabetta Gnone ha alle spalle la serie W.I.T.C.H. ideata per la Walt Disney (dove dirige varie pubblicazioni e ha inventato il mensile Winnie the Pooh) e la saga di Fairy Oak per la De Agostini. In termini di mercato, rischia di essere un grosso business. In termini di scritture, Spagnol non ha dubbi: «In questo romanzo la forza sta in tutto ciò che ci rende umani: l’imperfezione, la vulnerabilità, la fragilità. È una storia sull’importanza di raccontare storie. È una storia per i lettori di tutte le età». Molto categorico.