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 2015  settembre 04 Venerdì calendario

FORZA ITALIA SENZA PACE, DISASTROSO 2 PER MILLE

Male, malissimo, praticamente un disastro. Per un partito guidato da un magnate, ma con i mobili della sede pignorati, il flop del “due per mille” rappresenta solo l’ennesimo tassello di un lento e inesorabile declino. Però i dati che filtrano – ancora non ufficiali – mettono i brividi: Lega e Forza Italia devono spartirsi meno di due milioni di euro, e agli azzurri di Silvio Berlusconi toccherà meno di mezzo milione. Un’altra grana per la tesoriera Maria Rosaria Rossi, di fatto la curatrice di un partito sul lastrico. «Senta – spiega al telefono – io i dati ufficiali non li conosco. La sede è chiusa e l’amministrazione è in ferie. Ma non ci aspettiamo nulla di differente, perché non abbiamo fatto una campagna di sensibilizzazione. Non avendo chiesto soldi, immagino che non arrivino».
Già l’anno scorso Berlusconi aveva dovuto fare i conti con un paradossale bagno di sangue finanziario. Il risultato? Tagli drammatici e una smobilitazione senza precedenti, anche in vista della progressiva riduzione del finanziamento pubblico (che si estinguerà del tutto nel 2017) e della disaffezione degli elettori. Come andare avanti, allora? «Di certo un problema c’è – risponde la tesoriera – Come al solito il nostro Presidente si inventerà qualcosa. Noi intanto abbiamo già applicato una rigorosa spending review, riducendo di molto i costi». E pure i dipendenti, molti dei quali soffrono da tempo la cassa integrazione.
Meglio è andata alla Lega nord. Sostengono di non aver ancora ricevuto il bonifico e neanche la comunicazione informale del ministero dell’Economia. «Non conosciamo il dato – spiega il segretario amministrativo Giulio Centemero – ma immagino che in termini di contributi ricevuti la Lega – come l’anno scorso – si attesterà seconda, dopo il Pd». Quindi oltre un milione, visto che al momento la seconda piazza è occupata da Sel con 900 mila euro raccolti.
A dire il vero la distribuzione delle risorse è ancora suscettibile di oscillazioni, perché il calcolo si ferma alle dichiarazioni del 10 agosto e non considera il modello Unico dei lavoratori autonomi. Ma difficilmente la stima del ministero sarà stravolta. E allora, oltre ai 5,5 milioni del Pd, in pochi possono gioire. Di certo non il Nuovo centrodestra, che raccoglie circa 140 mila euro. Scelta civica tocca quota 100 mila euro, così come i Socialisti di Nencini. Ottima la performance del Prc, con una stima di 320 mila euro.