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 2015  settembre 02 Mercoledì calendario

L’Italia cresce oltre le previsioni • Budapest ferma i treni per Berlino • Per il Giubileo il Papa apre al perdono per l’aborto • La parata di Pechino dove sfilano soldati, carri armati, falchi e macachi • Wikipedia ha perso 300 milioni di utenti dall’inizio dell’anno • La diciottenne uccisa dal fidanzato quarantenne Pil A sorpresa l’Istat rivede al rialzo il Prodotto interno lordo: l’economia sembra dare segnali concreti di crescita e così il dato sale a +0,4% (da +0,3) nel primo trimestre, a +0,3% (da 0,2%) nel secondo

L’Italia cresce oltre le previsioni • Budapest ferma i treni per Berlino • Per il Giubileo il Papa apre al perdono per l’aborto • La parata di Pechino dove sfilano soldati, carri armati, falchi e macachi • Wikipedia ha perso 300 milioni di utenti dall’inizio dell’anno • La diciottenne uccisa dal fidanzato quarantenne Pil A sorpresa l’Istat rivede al rialzo il Prodotto interno lordo: l’economia sembra dare segnali concreti di crescita e così il dato sale a +0,4% (da +0,3) nel primo trimestre, a +0,3% (da 0,2%) nel secondo. E addirittura tocca il +0,7 su base annua (da +0,5). Numeri incoraggianti l’Istituto li registra anche sul mercato del lavoro: aumentano gli occupati (a luglio sono 44 mila in più rispetto a giugno e 235 mila su base annua) e diminuiscono di poco i senza lavoro (che in totale sono 3 milioni e 101 mila unità) con il tasso di disoccupazione che nel secondo trimestre si attesta al 12%, in calo di 0,5 punti percentuali sul mese precedente e di 0,9 su base annua. Ma fa scalpore la diminuzione del tasso di disoccupazione giovanile: scende al 40,5% (-2,5%) su base congiunturale a luglio e del 2,6 su base tendenziale. Si tratta del miglior risultato da luglio 2013. Non si attenua, però, il divario tra Nord e Sud: il tasso di disoccupazione nel Mezzogiorno (20,2%) risulta quasi triplo rispetto a quello registrato nelle regioni settentrionali (7,9) e quasi il doppio che al centro (10,7). [Sull’argomento leggi anche il Fatto del giorno] Migranti Treni carichi di migranti diretti verso Germania e Austria sono stati fermati ieri a Budapest. E nella capitale ungherese è esploso il caos, con tumulti e scontri, fino alla chiusura della stazione Keleti, blindata per ore. Nel primo pomeriggio, poi, la polizia ha anche sgomberato la piazza davanti alla stazione usando i gas lacrimogeni contro le centinaia di migranti che si erano accalcati nella speranza di poter partire per la Germania di Angela Merkel, che nei giorni scorsi ha annunciato lo stop agli accordi di Dublino. Una decisione che oggi il governo di Viktor Orban ha impugnato contro la cancelliera, incolpandola direttamente dei disordini scoppiati a Budapest. Dove la gente, al grido «Germany!» ha preso letteralmente d’assalto i treni. Alla fine il ministro della Difesa ha annunciato che invierà fino a 3.500 militari in difesa delle frontiere. Anche se i militari, ha precisato, non potranno aprire il fuoco. Giubileo In occasione del Giubileo della Misericordia, l’Anno santo che comincerà l’8 dicembre, Papa Francesco, in una lettera inviata a monsignor Rino Fisichella, ha annunciato tre misure: tutti i preti potranno assolvere chi chiederà perdono per l’aborto; l’opportunità di ottenere un’indulgenza ci sarà anche per i detenuti meritevoli della pena; l’assoluzione dai peccati potrà arrivare pure dai sacerdoti scismatici lefebvriani. Cina Domani, per la grande parata dei 70 anni dalla «Vittoria della resistenza del popolo cinese contro l’aggressione giapponese e nella guerra antifascista» (questa la denominazione ufficiale) sfileranno 12 mila soldati, accompagnati dai cori di 2.400 cantanti militari, dal rumore di centinaia di carri armati, sovrastati dal rombo di 200 aerei. Gli strateghi dell’Esercito popolare di liberazione hanno arruolato una squadra speciale di scimmie, addestrate per mesi a dare la caccia ai nidi e far sloggiare gli uccelli tutto intorno alle basi dell’aeronautica da cui decolleranno i 200 apparecchi, compresi 9 bombardieri strategici che voleranno sulla Tienanmen. Si tratta di cinque «macachi mulatti» con la missione di evitare che i pennuti si scontrino con i preziosi apparecchi durante le evoluzioni a bassa quota. Con la tecnica del condizionamento, i macachi hanno imparato a eseguire gli ordini, arrampicarsi sugli alberi e distruggere i nidi degli uccelli. Gli aeroporti sono pattugliati da soldati falconieri per sgomberare i piccioni (temuti non solo perché rappresentano un pericolo per i motori degli aerei, ma perché potrebbero bombardare di escrementi la tribuna dei dignitari in piazza). Per evitare che qualche umano sfidi l’ordine marziale, oltre alla polizia in armi, sono stati mobilitati 850 mila cittadini volontari, con fascia rossa al braccio. Alla gente dei palazzi che danno sui viali dove sfileranno le truppe è stato ordinato di chiudere i balconi e non affacciarsi. Sono stati giorni e settimane di duro addestramento per le truppe. I 50 generali alla guida dei blocchi di reparti, nelle marce di prova estenuanti, nel caldo umido, hanno perso in media cinque chili di peso. I soldati hanno avuto forniture supplementari di stivali, perché le suole con il passo cadenzato che ricorda quello dell’oca si consumano rapidamente. E le 51 soldatesse della guardia d’onore, età non superiore ai 22 anni e statura non inferiore a 1,78, confessano di soffrire di vesciche ai piedi e spalle indolenzite dal peso dei fucili (3,8 chili). (Santevecchi, Cds) Wikipedia Wikipedia - l’enciclopedia globale alimentata da 72 mila non dipendenti che lavorano gratis alla sua stesura, fact checking , controllo e rilettura - ha perso 300 milioni di utenti dall’inizio dell’anno. Secondo le prime analisi la fuga avverrebbe alla fonte: chi ricerca le informazioni lo fa sui motori di ricerca come Google per poi atterrare su Wikipedia. Ma l’uno-due non è più così scontato, soprattutto da smartphone. (Sideri, Cds) Delitto Cezara, 18 anni. Moldava, studentessa dell’istituto Bagatta di Desenzano, qualche settimana fa aveva lasciato il fidanzato Luigi, 41 anni, venditore per una concessionaria d’auto residente a Calcinato (Brescia). L’altra sera lui, che alla fine della loro relazione non s’era rassegnato, le diede appuntamento in un maneggio abbandonato per un «incontro chiarificatore» e invece quando lei arrivò le strinse attorno al collo delle fascette da elettricista e poi la finì a coltellate. Quindi si impiccò a un albero. Sera di martedì 1 settembre fra le colline a Sedena di Lonato, un paesino del Bresciano.