Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

A meno di cento giorni dal Giubileo il comune di Roma non ha ancora risposte sulle risorse a disposizione. È in questa cornice che si inserisce, infatti, il pressing del Campidoglio affinché il Tesoro finanzi le opere low cost dell’evento. Finora palazzo Chigi, grazie all’allentamento dei vincoli del patto di stabilità, ha sbloccato 50 milioni – in gran parte già impegnati per i primi cantieri – e altri 30 milioni dovrebbero arrivare in tempi brevi. Secondo i calcoli del Campidoglio le risorse non sarebbero comunque sufficienti. Si renderebbe quindi necessario un ulteriore stanziamento di almeno 20 milioni entro la fine dell’anno. Il resto dei finanziamenti seguirà un iter simile: risorse provenienti dal piano di rientro o dalla gestione commissariale del debito. Ma anche in questo caso gli spazi sembrano stretti. Tuttavia, il piano delle 131 opere presentate dal Campidoglio ha un valore di 200 milioni di euro. Per questo già oggi il prefetto di Roma, Franco Gabrielli, nominato dal Consiglio dei ministri quale coordinatore delle opere del Giubileo, ha iniziato una serie di incontri con le istituzioni impegnate in prima linea. Questa mattina ha infatti incontrato il governatore della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, e nel pomeriggio il vicesindaco e assessore al Bilancio, Marco Causi. Un altro vertice, che in questo caso coinvolgerà il Governo, è invece atteso per oggi. Il vicesindaco, Marco Causi, incontrerà il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Claudio De vincenti, e i tecnici del Tesoro per fare il punto sugli spazi di bilancio atti a garantire il migliore svolgimento dell’evento. Dall’incontro Causi spera di ottenere lo sblocco di altri fondi, almeno 30, sempre avendo ben chiaro che non vi saranno trasferimenti aggiuntivi da parte dello Stato, ma solo un ulteriore allentamento del patto di stabilità anche se la linea di palazzo Chigi sembra comunque orientata al massimo rigore.
Alessia Luzi, MilanoFinanza 1/9/2015

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