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 2015  settembre 01 Martedì calendario

Servono altri 20mila alloggi per i migranti • Bombe dei nazionalisti in Ucraina • Marchionne vuole la fusione con Gm • È morto Wes Craven, ceatore di Freddy Kruger • I record turistici di Londra e Parigi • Quelli che rifiutano di curarsi Migranti Attualmente sono 94

Servono altri 20mila alloggi per i migranti • Bombe dei nazionalisti in Ucraina • Marchionne vuole la fusione con Gm • È morto Wes Craven, ceatore di Freddy Kruger • I record turistici di Londra e Parigi • Quelli che rifiutano di curarsi Migranti Attualmente sono 94.347 i migranti accolti nei centri governativi e nelle strutture reperite grazie all’impegno di prefetture ed enti locali, oltre ai minori non accompagnati che sono più di 10mila. Ma i posti sono finiti e dunque entro qualche giorno dal Viminale partirà una nuova circolare per il reperimento di almeno 20mila alloggi. Il 15% di questi posti sarà in Sicilia, il 13% in Lombardia e il 9% nel Lazio. In vista del vertice straordinario a Bruxelles del 14 settembre Alfano è stato chiaro: i cinque centri di smistamento dove procedere al fotosegnalamento dei profughi entreranno in vigore appena comincerà la distribuzione dei migranti fra tutti i Paesi della Ue. La delegazione del ministero dell’Interno sta già trattando per rivedere i numeri tornando almeno ai 40mila previsti dall’agenda messa a punto a maggio dal presidente della commissione Jean-Claude Juncker e poi diventati 32mila per superare le resistenze di numerosi Stati. Stranieri già presenti in Grecia e Italia che dovranno essere trasferiti altrove. Secondo i conti già elaborati, il nostro Paese spenderà per il 2015 circa un miliardo di euro, quasi trecentomila euro in più dell’anno scorso. Lo stanziamento previsto dal ministero dell’Economia è di 750mila euro, ma nelle casse del Viminale devono ancora arrivare 380mila euro e senza quei fondi il sistema rischia di arrivare al collasso. I 310 milioni messi a disposizione dall’Europa saranno, infatti, erogati in sette anni. Ucraina/1 In Ucraina, dopo l’approvazione di una legge che concede maggiore autonomia ai territori del Donbass, gli estremisti di destra, contrari, hanno manifestato di fronte al Parlamento e hanno lanciato una bomba a mano contro la guardia nazionale: è morto un militare, feriti un centinaio, alcuni in modo molto grave. Ucraina/2 Il Parlamento ucraino ha approvato nei giorni scorsi un altro provvedimento che si occupa della glorificazione dei gruppi che hanno lottato per l’indipendenza dell’Ucraina («per rendere immortale la loro memoria»). La norma, che il presidente non ha ancora controfirmato, include tra i gruppi contro i quali è reato perfino parlare, organizzazioni che collaborarono con i nazisti al massacro degli ebrei (il maggiore, dopo quello polacco) e che sterminarono almeno centomila polacchi per «purificare» l’Ucraina. Una simile legge approfondirebbe ancora di più il fossato che separa i ribelli del Donbass i quali, sostenuti da Mosca, denunciano in continuazione il ritorno dei nazisti a Kiev. Fca In un’intervista ad Automotive News, Sergio Marchionne rilancia la sua idea di fondere Fca e General Motors: «Potrebbe generare cash per 30 miliardi di dollari. Sarebbe irragionevole non spingere per raggiungere l’obiettivo». Quel che Marchionne chiede è un incontro con Mary Barra, amministratore delegato di Gm, per poter illustrare la sua proposta. Dice l’ad del Lingotto: «Non voglio uscire con Mary ma semplicemente incontrarla. Si può rifiutare un accordo ma non si può rifiutare una discussione». L’alternativa all’accordo, sarebbe quella di un’opa ostile di Fca nei confronti di Gm. Ipotesi molto costosa e assai difficilmente realizzabile. Craven È morto a 76 anni, per un canro contro cui lottava da tempo, il regista Wes Craven. Nato il 2 agosto 1939 a Cleveland, nell’Ohio, in una rigida famiglia battista, vede il suo primo film (Il buio oltre la siepe) quando ha 23 anni. Intanto studia lettere e psicologia all’università di Baltimora, dove si ferma ad insegnare dopo il Master in scrittura e filosofia: con i suoi studenti comincia a prendere familiarità con la macchina da presa, tanto da girare un film andato perduto, mentre impara i primi rudimenti del montaggio dal documentarista Harry Chapin. Separatosi dalla moglie, si trasferisce a New York dove trova lavoro in una società di post produzione e conosce Sean S. Cunningham (il futuro regista di Venerdì 13), che gli produce il suo esordio, L’ultima casa a sinistra (1972). Con i successivi Le colline hanno gli occhi (1977) e Benedizione mortale (1981), Craven diventa uno dei rinnovatori del nuovo horror americano. È ricordato soprattutto per Nightmare – Dal profondo della notte (1984), forse il film horror con il maggior numero di sequel (nove, più una miniserie tivù, un fumetto, un videogioco e innumerevoli parodie), il cui protagonista è il pedofilo assassino Freddy Kruger. Suo anche Scream (con tre sequel). Parigi Secondo le previsioni, quest’anno Parigi farà il record di visitatori: l’anno scorso già erano stati totalizzati 83,7 milioni di turisti stranieri ma il traguardo degli 85 è quasi sicuro a fine anno. Le prime stime danno per l’estate 2015 una crescita compresa tra il 4 e il 4,5% per il fatturato dei professionisti del comparto. Solo a Parigi, secondo le cifre fornite dal Comitato regionale del turismo, nel primo semestre i cinesi hanno registrato una crescita del 48,9%, mentre i russi sono calati del 39%. Tra coloro che hanno disertato la capitale francese, anche gli italiani (-12,7%) (Martinelli, Sta). Londra Il 2014 è stato un anno record per numero di visitatori internazionali a Londra: 17,4 milioni secondo gli ultimi dati ufficiali, il 3,5% in più rispetto al 2013, per un giro d’affari di circa 16 miliardi di euro. Secondo London & Partners, la società di attività promozionali della capitale britannica, nel 2014 i musei e le gallerie d’arte londinesi sono state visitate da più di due milioni di italiani, con un aumento dell’11% rispetto all’anno precedente (Rizzo, Sta). Terapie Buona parte delle persone cui viene prescritta una terapia farmacologica per un problema cronico non la segue o la interrompe prima del dovuto: l’86% di chi ha problemi respiratori come l’asma, il 61% dei depressi e anche un incredibile 38% dei diabetici non rispetta le indicazioni del medico. Di 4 milioni e mezzo di persone alle quali viene prescritta una cura contro l’ipertensione ogni anno in Italia, circa il 45% non la segue. Il dato è ancora più alto (quasi 57%) se si esaminano il milione e 860mila di persone che devono prendere farmaci per il colesterolo. I problemi ci sono anche per la cura di artrite reumatodie, psoriasi e ulcera (Bocci, Rep).