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 2015  agosto 31 Lunedì calendario

LIBRO IN GOCCE NUMERO 73

(Dinosauri)

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I DINOSAURI PRIVILEGIATI DELLA BUROCRAZIA –
Dirigenti pubblici. Uno studio dell’Ocse, dal titolo Government at a Glance, diffuso nel 2013, ha svelato che i dirigenti pubblici italiani sono i più ricchi dei trentaquattro Paesi aderenti a questa organizzazione internazionale. Ai nostri superburocrati vengono attribuiti in media 650mila dollari l’anno a testa, con un distacco enorme sui secondi in classifica, i neozelandesi, fotografati a 397mila dollari, mentre i britannici erano a 348mila, gli americani a 275mila, e francesi e tedeschi ancora più in basso.
Dirigenti ministeriali. I dirigenti apicali dei nostri ministeri – e cioè i segretari generali, i capi di gabinetto, i capi dipartimento – guadagnano, in proporzione, due volte e mezzo i loro colleghi tedeschi, il doppio dei francesi, un terzo in più dei britannici.
Cultura. Con lo 0,2% del Prodotto interno lordo, siamo ultimi in Europa per investimenti nel settore della cultura.
Confronti. «Nel 2013 i compensi dei nostri massimi dirigenti si libravano a 12,6 volte il reddito pro capite italiano. Quelli dei pari grado tedeschi svolazzavano più bassi di due volte e mezzo, a quota 4,97, nel contesto di riferimento del loro Paese».
Servizio sanitario. Il Servizio sanitario fornisce più dirigenti di qualsiasi altro comparto: circa 33mila.
Tg1. Al Tg1 su 113 giornalisti i dirigenti sono 40, per l’esattezza un direttore, cinque vice e trentaquattro redattori capo. Ovvero un dirigente ogni 2,8.
Sicilia. Al museo di Mazara del Vallo il Satiro danzante, emerso miracolosamente dal mare nel 1997, è illuminato solo a metà perché non c’erano i soldi per pagare un elettricista che potenziasse l’impianto. Al Paolo Orsi di Siracusa, che ospita reperti preistorici, greci e romani, si sono rotte le telecamere e non c’è verso di ripararle. La Venere di Morgantina, che al Getty Museum di Malibu ha raccolto in poche settimane 400mila visitatori, è tornata nel suo sito originario, il museo di Aidone, senza trovare guide e brochure illustrative, perché la Regione è senza fondi. Ben tre sono i dirigenti del museo, due dei quali agronomi, con stipendi tra i 60mila e gli 80mila euro l’anno (il reddito pro capite della Sicilia è sui 16mila euro). Soltanto nel parco archeologico di Agrigento vi sono otto dirigenti, nessuno dei quali laureato in archeologia.
Pretesti. «Nel dicembre del 2014, grazie alla denuncia di un Organismo indipendente di valutazione che ha avuto finalmente il coraggio di fare il suo dovere, sono trapelati i ridicoli pretesti a cui ricorreva la Regione Toscana per distribuire ai suoi dirigenti premi annuali di produttività fino a 16mila euro. Fra questi spiccava l’obbligo di ridurre di appena il 5% l’uso della carta, in modo da incentivare l’utilizzo della e-mail».
Giorni. Per allacciarsi alla rete elettrica in Germania sono necessari 17 giorni, in Italia 124. Per ottenere un permesso di costruzione, in Finlandia bastano 66 giorni, in Germania 97, in Italia ce ne vogliono 234. Per espletare il pagamento delle tasse sono necessarie a un’impresa stabilita nel nostro Paese ben 269 ore all’anno, pari a 33 giorni lavorativi. La media dell’area euro è di 163 ore. Solo il Portogallo fa peggio di noi, con una giornata lavorativa in più.
Carico fiscale. Il carico fiscale italiano non ha eguali in nessun’altra nazione del continente. Infatti, sui profitti commerciali di un’impresa, da noi le imposte incidono per il 65,8% contro una media dell’Unione Europea del 44,3 per cento.
Usciere. «Per guadagnare 136mila euro», ha scritto il settimanale britannico The Economist nell’agosto del 2014, «bisogna diventare il direttore dell’information technology in una società inglese, il governatore dello Stato di New York o... un usciere del Parlamento italiano che, nella sua distinta uniforme, ricca di fregi dorati, porta messaggi e accompagna visitatori e il solo rischio che corre è quello di ricevere un pugno nell’occhio sedando occasionali risse fra i parlamentari...»
Giorgio Dell’Arti, Il Sole 24 Ore 31/8/2015