31 agosto 2015
Cezara Musteata, 18 anni. Moldava, studentessa dell’istituto Bagatta di Desenzano, «solare, dolcissima, brava a scuola», viveva a Gozzolina con la mamma Svetlana e il fratello maggiore Alex
Cezara Musteata, 18 anni. Moldava, studentessa dell’istituto Bagatta di Desenzano, «solare, dolcissima, brava a scuola», viveva a Gozzolina con la mamma Svetlana e il fratello maggiore Alex. Per mesi aveva avuto una relazione con un uomo molto più vecchio di lei: Luigi Cuel, 41 anni, magazziniere di Calcinato, tipo «taciturno e introverso» che l’aveva pure presentata a sua madre. Poi i primi di agosto l’aveva lasciato e aveva preso a frequentare uno della sua età. Da allora il Cuel, a detta di amici e parenti, s’era fatto ogni giorno più strano e più depresso. L’altro giorno chiese un permesso al lavoro e le diede appuntamento in un maneggio abbandonato per un «incontro chiarificatore». Invece quando lei arrivò le fece bere con l’inganno un sedativo, le strinse attorno al collo delle fascette da elettricista e poi la finì a coltellate. Quindi poggiò sull’erba un pannello di legno con attaccate le foto di loro due insieme, legò una corda a un albero lì vicino, l’altro capo se lo girò attorno al collo, e si lasciò penzolare. Sera di martedì 1 settembre fra le colline di Sedena di Lonato, un paesino del Bresciano.