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 2015  agosto 04 Martedì calendario

APPUNTI PER GAZZETTA - APPROVATA LA RIFORMA DELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE


REPUBBLICA.IT
ROMA - L’aula del Senato ha approvato in via definitiva il ddl di deleghe al governo sulla riforma della pubblica amministrazione. I sì sono stati 145, i no 97, nessun astenuto. Maggioranza a favore del testo, contrari le minoranze e anche il nuovo gruppo dei verdiani Ala.
"Un altro tassello: approvata la riforma Pa #lavoltabuona un abbraccio agli amici gufi" ha commentato su Twitter il presidente del Consiglio Matteo Renzi.
La riforma della Pubblica Amministrazione è stata "salvata" dalle opposizioni che hanno garantito il numero legale al Senato, che era di 150 voti. I sì infatti sono stati 145 e sono stati i 97 "no" a consentire che il provvedimento venisse approvato. Se i contrari non avessero votato, infatti, la riforma oggi non sarebbe passata.
"Riforma Pa è legge. Continua il lavoro sui decreti attuativi" scrive su Twitter il ministro Marianna Madia che poi rimanda al sito della riforma per i dettagli del provvedimento.
Il 17 luglio era arrivato il voto finale della Camera al testo che vede, tra le misure più significative, la stretta sui dirigenti: gli incarichi non saranno più a vita e c’è la possibilità di essere licenziati se l’ultimo incarico ricoperto viene valutato negativamente.
Il disegno di legge affida al governo una serie di deleghe per la riorganizzazione della pubblica amministrazione su rapporto di lavoro, controlli e ruoli dirigenziali e affida, tra l’altro, un ruolo rafforzato alla presidenza del Consiglio anche nelle scelte di competenza dei singoli ministeri.
Il testo prevede il riordino delle partecipate e dei servizi pubblici locali e uno spostamento di risorse dal Corpo Forestale dello Stato ai vigili del Fuoco, primo passo verso l’assorbimento della Forestale dal corpo dei Carabinieri. Proprio per protestare contro questa norma è stato allestito al Pantheon un presidio, organizzato dalla sigle sindacali della Forestale, per manifestare la loro contrarietà all’ipotesi scioglimento del corpo.
Forestale protesta al Pantheon contro il ddl Madia: "No alla militarizzazione"
Difende l’accorpamento il ministro delle Politiche Agricole e Forestali Maurizio Martina: "E’ una grande occasione per rilanciare l’impegno italiano su questo fronte. Una soluzione efficiente che anche il Senato, con una maggioranza molto ampia, ha indicato precisamente in un ordine del giorno votato ieri. Sono convinto che la nascita della nuova struttura CFS-CC agroambientale e forestale nell’Arma consentirà all’Italia non solo di mantenere, ma di rafforzare la propria leadership nella lotta agli ecoreati, nella salvaguardia del territorio e delle nostre straordinarie risorse agroalimentari".
La riforma era finita sotto il fuoco delle polemiche anche per un emendamento che introduceva un ’punteggio’ diverso, ai fini dei concorsi pubblici, a seconda degli atenei dove si è conseguita la laurea. Una norma poi cancellata nel passaggio al Senato.
Tra le altre norme inserite nella legge delega la possibilità di pagare bollette e multe anche ricorrendo al credito telefonico (ricaricabili o abbonamenti) purché si tratti di micro-somme (presumibilmente sotto 50euro). Viene abolito invece il voto minimo di laurea per accedere ai concorsi pubblici. Tutti avranno il diritto di accedere, anche via web, a documenti e dati della P.A: lo scopo è quello di spalancare gli archivi pubblici, anche se restano dei limiti. Cambiano anche i numeri per le emergenze: ora basterà chiamare il 112 per chiedere aiuto in ogni circostanza, mentre saranno aboliti gli altri numeri (113, 115, 118).