4 agosto 2015
Francesco Di Leo, 43 anni. Originario di Bari ma residente a Pesaro, ex buttafuori, sposato con una straniera che di mestiere fa la badante, un figlio di 6 anni, affidato in prova ai servizi sociali dopo un periodo di carcere per reati di droga, lo scorso giugno aveva tentato di suicidarsi ingerendo un mix di farmaci e per questo i giudici minorili, pochi giorni fa, avevano deciso di affidare a un’altra famiglia il suo bambino
Francesco Di Leo, 43 anni. Originario di Bari ma residente a Pesaro, ex buttafuori, sposato con una straniera che di mestiere fa la badante, un figlio di 6 anni, affidato in prova ai servizi sociali dopo un periodo di carcere per reati di droga, lo scorso giugno aveva tentato di suicidarsi ingerendo un mix di farmaci e per questo i giudici minorili, pochi giorni fa, avevano deciso di affidare a un’altra famiglia il suo bambino. Venerdì mattina mise su Facebook una sua foto assieme al figlio con la scritta «addio amore di papà», poi a bordo di uno scooter raggiunse il tribunale dei minori di Ancona, entrò nell’atrio, si versò addosso una bottiglia di benzina e con un accendino si diede fuoco. Morto in ospedale, col novanta per cento del corpo ustionato, dopo due giorni d’agonia. Venerdì 31 luglio nell’atrio del Tribunale dei minori di Ancona.