Il Messaggero 4/8/2015, 4 agosto 2015
AGATHA CHRISTIE
AGATHA CHRISTIE –
Chi è stato? È la domanda che si sono posti milioni di lettori dei gialli scritti da Agatha Christie alla ricerca spasmodica del killer. Di solito il mistero veniva risolto fra le pagine dei romanzi dal genio di detective come Hercule Poirot e Miss Jane Marple. Ma ora chiunque può diventare come loro e risolvere i casi dell’autrice inglese grazie a una formula matematica.
Per celebrare i 125 anni dalla nascita della scrittrice un gruppo di esperti ha studiato 27 suoi grandi successi e ha trovato una serie di ricorrenze che permettono di stabilire, con una certa precisione, l’identità dell’assassino. Le brillanti intuizioni sono state sostituite da una formula con tanto di variabili e parentesi.
Si è scoperto quindi che fra gli indizi che si devono seguire per far luce sui misteri ci sono i luoghi in cui il romanzo è ambientato, il mezzo di trasporto principale sul quale si muovono i personaggi e come le vittime vengono uccise. Secondo uno studio condotto da Dominique Jeannerod, della Queen’s University di Belfast, anche la vivace mente della Christie seguiva quindi schemi predefiniti quando si inventava i suoi omicidi fra l’Orient Express, il Nilo e la campagna inglese.
Ad esempio è emerso che se la vittima viene strangolata il killer è più facilmente un uomo (o anche un uomo con una complice donna al suo fianco), mentre se la vicenda si svolge in una casa di campagna c’è il 75% di possibilità che sia una donna ad uccidere. Di solito le assassine vengono scoperte da un oggetto domestico, mentre gli uomini vengono incastrati dalle informazioni o dalla logica, magari nel corso dei lunghi monologhi compiuti da Poirot che passa in rassegna un personaggio dopo l’altro.
Anche i mezzi di trasporto hanno la loro importanza: le donne killer preferiscono colpire quando c’è di mezzo un treno o un’auto, mentre gli uomini uccidono di più quando ci si sposta via mare o aria.