Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2015  agosto 02 Domenica calendario

“RENZI CONSEGNA BAGNOLI NELLE MANONE DEI POTERI FORTI”

[Intervista a Luigi de Magistris] –
Su Bagnoli ormai è tutto chiaro: Renzi fa gli interessi dei poteri forti e dei gruppi del cemento. Ma noi resisteremo”. Il sindaco di Napoli Luigi de Magistris batte il tamburo di guerra contro il premier, che sta per nominare un commissario per la gestione dell’ex area industriale Italsider. Il prescelto sarebbe Salvatore Nastasi: direttore generale del ministero dei Beni Culturali, vicino a Gianni Letta e al sindaco di Firenze, il renziano Dario Nardella. In un post su Facebook, De Magistris scrive di “mani, manine e manone su Bagnoli” e accusa: “Renzi non dà le risorse e con violenza di Stato espropria un quarto della città”.
Ormai è scontro frontale.
Renzi, andando contro la legge, sta per nominare un commissario che farà ciò vuole. E tutto questo dopo averci tenuto fermi per un anno. Il 14 agosto 2014, venne a Bagnoli per firmare con me e l’ex governatore della Campania Caldoro un protocollo per la bonifica e la riqualificazione dell’area, impegnandosi a sbloccare i soldi del governo. Due settimane dopo mise nel decreto Sblocca Italia una norma per la nomina di un commissario, espropriando il Comune. O ha cambiato idea in 15 giorni, oppure ci ha presi tutti in giro.
Ma il commissario dovrebbe arrivare solo ora.
La prima versione della norma era stata approvata a novembre con lo Sblocca Italia, e prevedeva il commissariamento di un’area vastissima, pari a un terzo di quella di Napoli. Poi, di fronte a una sollevazione generale, è cambiato qualcosa. Hanno ridotto l’estensione dell’area, e previsto una funzione consultiva per il Comune, inutile. La nuova versione della norma è nel decreto enti locali, che sarà approvato a giorni in Senato.
Perché parla di “manine e manone”?
Renzi vuole ridare Bagnoli agli stessi ai poteri forti: gli stessi a cui io, con un’ordinanza del dicembre 2013, ingiunsi di pagare risarcimenti per centinaia di milioni di euro per aver inquinato l’area.
Cioè?
Parliamo della società statale Fintecna. E di importanti gruppi privati, come la Cementir del costruttore Caltagirone.
È certo che saranno della partita?
L’articolo sul commissariamento, scritto da menti raffinatissime, prevede Fintecna come soggetto attuatore del piano. E siccome sarà quest’azienda a dover metter i soldi, sono convinto che abbia chiesto di avere le mani totalmente libere.
E Cementir?
Potrebbe rientrare tra i gruppi privati che ci lavoreranno, ma è un’ipotesi. La certezza è che Renzi farà rientrare dalla porta quelli che noi avevamo cacciato dalla finestra.
Dicono che il commissario sarà Nastasi: che ne pensa?
La preoccupazione è molto forte, anzi cresce.
È prevista una cabina di regia: il commissario dovrà confrontarsi con il sottosegretario De Vincenti, ministeri ed enti locali.
La cabina di regia è il nulla. Il commissario avrà pieni poteri.
Finora il Comune cosa ha fatto per Bagnoli?
Abbiamo approvato un nostro piano, e poi l’abbiamo sottoposto ai cittadini e alle categorie professionali. È un progetto che valorizza l’ambiente, ponendo freni all’edilizia.
Cosa teme che avverrà ora?
Credo che si arriverà una cementificazione selvaggia.
Se il governo va dritto, come risponderete?
Da una parte con una mobilitazione popolare, con manifestazioni. E poi ho dato mandato ai nostri legali di impugnare la nomina del commissario. Sarebbe un atto incostituzionale.
Nel suo post propone: “Costruiamo in autogoverno Bagnoli”.
Pensiamo a forme alternative di gestione e di finanziamento, magari con un azionariato popolare.
Con il premier avete litigato anche sulla scuola.
Nonostante i tagli dell’ultraliberista Renzi agli enti locali, Napoli riuscirà ad assumere 370 nuove maestre, di cui metà a tempo indeterminato.
Sul Mattino Palazzo Chigi risponde: “Abbiamo stanziato 91 milioni per le scuole campane, ma non si vedono i progetti di Napoli”.
Sono confusi. Se hanno previsto soldi per le scuole, lo provino. Renzi aveva promesso di rifinanziare una scuola di Secondigliano: stiamo ancora aspettando.
Lei si ricandiderà?
Sì, e sarà una candidatura dal profilo fortemente civico.
E la sinistra?
Penso che quella tradizionale sarà con me. Ma l’alternativa a Renzi va costruita dal basso, dialogando anche con i Cinque Stelle.
Luca De Carolis, il Fatto Quotidiano 2/8/2015