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 2015  agosto 02 Domenica calendario

APPUNTI PER GAZZETTA - LA CHIUSURA DEL COCORICO’


REPUBBLICA.IT
RIMINI - Uno stop di 120 giorni, 4 mesi a partire da domani, per il Cocoricò. Lo ha deciso il questore di Rimini Maurizio Improta. Il provvedimento adottato in base all’articolo 100 del Tulps dopo la morte, avvenuta il 19 luglio, di Lamberto Lucaccioni, il 16enne di Città di Castello ucciso da un’overdose di ecstasy.
Notifica all’alba. Il provvedimento è stato notificato questa mattina all’alba, proprio mentre il locale si svuotava degli avventori, all’amministratore della società che gestisce la discoteca. Il provvedimento del Questore, partendo dall’ultimo tragico episodio della morte del 16enne, ripercorre dettagliatamente tutti gli interventi delle forze dell’ordine negli ultimi due anni, compresi quelli del 118.
E c’è la grana per evasione. Lo stesso locale riminese deve inoltre affrontare un’altra grana: proprio la Guardia di Finanza ha infatti reso noto di aver riscontrato una maxi-evasione fiscale. "Il provvedimento del questore è esemplare così come avevamo auspicato", ha commentato il sindaco di Riccione, Renata Tosi. "Da oggi deve partire un’adeguata riflessione per capire, con la cittadinanza, con le forze politiche e anche con i gestori, come si sia arrivati a questo punto".
Esulta il Codacons. Soddisfazione più contenuta, invece, da parte del Codacons: "Il Questore ha accolto in pieno la nostra richiesta - spiega il presidente Carlo Rienzi -. All’indomani della tragica morte, infatti, avevamo chiesto la chiusura immediata della discoteca e la verifica di eventuali responsabilità del locale in merito alla diffusione di droga all’interno della struttura e ai mancati controlli. La chiusura disposta dal Questore per 4 mesi appare tuttavia una sanzione leggera, soprattutto se rapportata alla gravità del tragico episodio avvenuto il 19 luglio". "Ora - conclude Rienzi - chiediamo alle forze dell’ordine controlli a tappeto nelle principali discoteche dell’Emilia Romagna e del paese, volti a verificare la diffusione di sostanze stupefacenti all’interno di tali locali e a punire con la chiusura le strutture che non riusciranno a prevenire ed evitare lo spaccio di droghe".
I legali della discoteca: "Sanzione enorme". Di tutt’altro tenore la reazione del locale del Cocoricò, che parla di "sanzione enorme". "Ferma restando confermata la stima, mia personale e dei miei assistiti, verso le istituzioni tutte e, in particolare, in questo caso, verso il Signor Questore di Rimini - si legge in una nota dell’avvocato Alessandro Catrani, legale del Gruppo Cocoricò - siamo sinceramente sorpresi per l’entità enorme della sanzione adottata, giunta fra l’altro al termine di un lungo linciaggio mediatico senza precedenti, e stiamo leggendo attentamente le motivazioni del provvedimento, appena notificatoci, per poi predisporre ogni più utile attività defensionale da esercitare nelle opportune sedi".
Nasce il gruppo Facebook: "Riapritelo". Poche ore dopo la chiusura della discoteca, tuttavia, è nato un gruppo Facebook che si chiama "Riapriamo il Cocoricò", e che conta migliaia di adesioni. Nel gruppo ci sono molte persone contrarie, ovviamente, alla decisione. Ma anche chi è contento per il provvedimento del questore

COMMENTI SU FACEBOOK

Allora se uno si droga in spiaggia dobbiamo chiudere la spiaggia????
Se uno fa un infarto a ristorante chiudiamo il ristorante a questo punto
Vorrei capire cosa centrano i propietari del locale e il locale stesso e tutti i dipendendi che senso ha chiudere il locale ! Non e che se chiudono il locale risolvono il problema
4 mesi di stop per cosa?! Per un ragazzo che a 16 anni assume sostanze fuori dal locale e poi si sente male al suo interno?! Non ci può rimettere la discoteca
Ma il questore pensa davvero che nel 2016, quando riaprirà, la gente avrà smesso di drogarsi? Ahhh gia, siamo in italia
Decisione inutile, Ora i ragazzi si sposteranno in altre discoteche.
Penso che lo sconforto e il dispiacere per il ragazzo morto c’è da parte di tutti. .. !!! Ma a 16 anni devi essere ” consapevole ” di quello che fai, di quello che prendi, o di altro
Chiudere una discoteca perchè un ragazzo muore di droga, è come chiudere un’autostrada perchè uno è andato contromano per divertimento.
La responsabilità di tutto è solo dei gestori del locale, se ci fosse sorveglianza non entrerebbero pusher e sostanze varie.
4 mesi chiuso il cocorico ? Ma tanto pensate che aver fatto chiudere il cocorico cambierebbe qualcosa ?
non possono chiudere il cocoricò , genitori vostro figlio se veniva educato bene non moriva , gli avete mai spiegato che con la droga si muore
Ma poi… che cacchio di nome è “Cocoricò”?
Sono sicuro che siete tutti santi è andata in discoteca a bere succo di frutta e acqua naturale…
3grammi de MD per la prima volta è un suicidio,a sedic’anni poi…..
La verità è che viviamo in un paese ridicolo. Dove lo stato se ne frega di tutelare i propri cittadini e prendendo decisioni PALESEMENTE sbagliate come quella di chiudere il cocoricó è convinto di risolvere il problema

PERCHE’ È STATO CHIUSO
Ecco che il provvedimento è stato deciso e adottato in base all’articolo 100 del Tulps, arrivato dopo le indagini e l’interrogatorio del 19enne di Città di Castello ritenuto il pusher di Lucaccioni. Il ragazzo durante l’interrogatorio ha dichiarato di essere stato 5 volte a ballare al Cocoricò e per 5 volte di aver facilmente acquistato la droga all’interno del locale. Il ragazzo deceduto, Lamberto, aveva 16 anni ed era della provincia di Perugia. Il 19 luglio è morto all’ospedale di Riccione dopo essersi sentito male dentro la discoteca. Dopo aver assunto la droga il ragazzo ha avvertito un malore mentre ballava in pista. Inutile la successiva corsa in ospedale.