g. zon., La Stampa 1/8/2015, 1 agosto 2015
RAP E CAPELLI LUNGHI I 1500 DEL FACHIRO ALLEGRO
Capelli lunghi, 30 canzoni di rap pesante nella play list, un giallo sul comodino e la fretta di iniziare. Gregorio Paltrinieri si tuffa in questo Mondiale da sorvegliato speciale e scalpita. Miglior tempo stagionale nei 1500sl, gara che si consuma negli ultimi due giorni e che lui vuole vincere, gara che ha tanta concorrenza e di quella che scalda.
Un tempo la sua era una distanza quasi da fachiri, regno di leggende del nuoto non di personaggi della piscina, ma l’italiano è già «Greg superstar», per ora più che altro per la capigliatura in stile hippy di ritorno che lo fa sembrare un perfetto Gesù da musical: «Ma sì li ho fatti crescere, non so, avevo voglia di essere diverso». Non ci si presenta al Mondiale della verità con i capelli rasati da matricola: «Come mi sento da favorito? Benone e poi la vasca dentro lo stadio carica a bestia. Mi sono preparato al meglio e sulla resistenza pura mi sento forte».
«SFONDATI DI DUELLI»
Ad animare la contesa ci sono rivali brillanti soprattutto l’australiano Horton, il migliore negli 800, altro terreno di caccia di Paltrineri, e anche compagno di allenamento dell’azzurro nella trasferta australiana: «In quei mesi a Melbourne ci siamo sfondati di chilometri e duelli». I due si scambiano ironici messaggi e costanti aggiornamenti anche sul terzo pretendente al trono e in realtà campione in carica Sun Yang. Il cinese rientra in circolazione dopo tante perizie, compreso tre mesi di stop per doping diventati di pubblico dominio solo a squalifica scaduta. Il preludio alla sfida sembra un western: «Ci siamo visti in piscina. Lui ha detto "Ready?", io ho risposto "Ready". Poi silenzio». Per le pistolettate si aspettano quelle dello start.
g. zon., La Stampa 1/8/2015