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 2015  agosto 01 Sabato calendario

BALOTELLI FUORI DAL LIVERPOOL

Fuori rosa. Costretto ad allenarsi con Borini e Enrique in orari diversi da quelli frequentati ogni giorno dai Reds. Lontano dalla prima squadra. Possibilmente lontano da Liverpool. La caduta di Mario Balotelli continua. Brendan Rodgers ha fatto un altro giro di vite dopo l’esclusione dell’attaccante italiano in occasione della tournée in Australia e Malesia. Tornato alla base, l’allenatore nordirlandese ha comunicato a Balotelli che non vuole più averlo tra i piedi, neppure per le amichevoli con coefficiente di importanza pari a zero come quella che i Reds affronteranno oggi a Helsinki e persino nella mista giovani-prima squadra contro lo Swindon domani. Ostracismo totale da parte di Rodgers, con il sostegno totale del club, intenzionato a dare ossigeno alle casse dopo gli acquisti di Benteke e Firmino.
REAZIONE Mario, per ora, non fa una piega. Si allena con Borini ed Enrique, mostrando lo spirito dei giorni migliori e con Twitter o Instagram sempre pronti a ospitare foto, video e commenti di varia natura. I sei milioni di stipendio a stagione sono un elisir contro qualsiasi forma di depressione. Più preoccupato è l’entourage dell’attaccante, consapevole che una situazione del genere non è sostenibile a lungo. Considerato che neppure la cessione di Lambert al West Bromwich Albion – affare siglato ieri, 4,2 milioni nelle casse dei Reds – può riaprire i giochi in riva al Mersey, a questo punto solo il mercato può salvare Mario.
NO MERCATO Ma qui viene il bello. Il Liverpool, che non vede l’ora di svendere un giocatore pagato un anno fa 20 milioni, non ha ricevuto finora alcuna offerta. Qualche rumor, ma zero fatti. Mario Balotelli non ha mercato in questo momento tra i grandi club. Qualcosa potrebbe intravedersi con le società di medio livello, ma nessuno al momento pare intenzionato a giocare una scommessa da sei milioni di euro.
ZOLA L’unica soluzione possibile, al momento, è quella proposta da Gianfranco Zola, da venti giorni allenatore dell’Al Arabi. «In Qatar ci sono calciatori importanti. Per gente come Cassano e Balotelli potrebbe essere un’opportunità per ricostruirsi, ricaricarsi e poi riaffrontare un’esperienza in un calcio più importante. Noi siamo strapieni, ma se avessi avuto l’opportunità ci avrei fatto un pensierino», l’analisi di Magic Box a Sky . Zola ha sempre speso belle parole nei confronti di Mario: la voglia di allenare il suo talento è reale. Lo confessò in tempi non sospetti, quando guidava il Watford. «Mario ha talento ed è un bravo ragazzo», raccontò allora. Concetto, questo, condiviso da Pirlo in un’intervista dagli States. Immaginare Balotelli in Qatar sembra però una cosa fuori dal mondo. Un conto è Cassano, con i suoi 33 anni. Altra storia è Mario, 25 candeline il 12 agosto. Per rifarsi una carriera serve ben altro. Il Qatar, almeno per ora, è un buon posto per guadagnare, ma per tornare ad alti livelli occorrono palcoscenici diversi. La vecchia Europa rappresenta ancora il top, anche in tempi di nuove frontiere come quelle rappresentate da Usa, Australia, India e nazioni governate dagli sceicchi.
NERVI Toccherà come sempre a Mino Raiola, agente di Balotelli, inventare una soluzione. Raiola ha compiuto un vero capolavoro nel portare Mario a Liverpool: se riuscirà ora a piazzarlo in un altro club di prestigio, meriterà l’Oscar del mercato 2015. In attesa degli eventi, la strategia è quella di restare coperti ed allineati. Finora è stato il Liverpool a piazzare le sue mosse, nella speranza di innervosire Mario e spingerlo magari a compiere qualche sciocchezza che potrebbe condurre alla rottura del contratto. La reazione di Balotelli è stata però esemplare: si allena e si comporta da professionista. È una sfida a scacchi che può durare almeno un mese: il mercato in Inghilterra chiude infatti il 1° settembre. Mario si allena con pochi intimi, il Liverpool aspetta una telefonata e valuta il cartellino di Balotelli 14 milioni di euro, Raiola ascolta, osserva e pensa. Chi darà scacco matto?