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 2015  luglio 31 Venerdì calendario

LE BANCHE DANNO OSSIGENO A TOTO

Ceduta da tempo Air One ad Alitalia, gli aerei continuano a impiombare i conti di Carlo Toto, che però trova il sostegno delle banche creditrici. Toto Holding, la capogruppo dell’imprenditore abruzzese fino a poco tempo fa presieduta dalla figlia Valentina, che ha lasciato il posto al figlio Paolo, ha infatti chiuso il consolidato 2014 con una perdita di 31,2 milioni di euro, inferiore ai 79 milioni di passivo del precedente esercizio e su cui hanno pesantemente inciso 24,6 milioni di svalutazioni relativi ad Apfl Ltd.
Quest’ultima è la compagnia di leasing aeronautico con sede a Dublino in origine pensata come fornitore in esclusiva della nuova flotta Alitalia e che oggi si propone invece a tutto il mercato con una flotta di Airbus A320 e A319. Un macigno sui conti, che però Toto dovrebbe essere finalmente sul punto di vendere. Aerei a parte, Toto Holding ha visto diminuire i ricavi anno su anno da 480 a 443 milioni nelle 6 aree di business: costruzioni, concessioni, energia, servizi, trasporti e ingegneria. La business unit Costruzioni ha fatturato 250 milioni contro i 271 del 2013 e così quella Ingegneria 8,1 contro 3,4 milioni; mentre le Concessioni autostradali hanno segnato ricavi in crescita da 169 a 182 milioni. Ciò spiega perché l’ebitda è progredito da 163,7 a 185,7 milioni. Note incoraggianti anche dalla posizione finanziaria netta del gruppo che, pur restando negativa, diminuisce del 9% sul 2013, attestandosi a 733,4 milioni, per via del rimborso di alcuni finanziamenti e, peraltro, il 58% dei debiti finanziari scade tra più di 5 anni. Le banche sono esposte per circa 690 milioni, ma hanno posticipato i rimborsi e sospeso per 12 mesi l’ammortamento del debito, con conseguente ridefinizione della durata dei fidi e pagamento dei soli interessi per il periodo di moratoria.
C’è da osservare che il gruppo Toto ha approvato poche settimane fa un nuovo piano industriale, quello 2015-2019, che prevede la concentrazione del business su costruzioni, concessioni ed energie rinnovabili, fissando come obiettivo per le costruzioni il completamento delle commesse in Italia già in portafoglio per 500 milioni, l’avvio dei lavori per il nuovo piano investimenti di Strada dei Parchi e lo start up delle prime commesse all’estero a mercato per 120 milioni. Secondo il piano industriale, la relativa Business unit fatturerà così quest’anno attorno ai 240 milioni. Nel frattempo l’area Energia oltre alla realizzazione di parchi eolici in Italia tramite Renexia con in pipeline progetti per 60 MW, dovrebbe completare gli iter autorizzativi di questo business anche all’estero attraverso le controllate US Wind Inc (Stati Uniti) e MedWind (Tunisia).
Andrea Giacobino, MilanoFinanza 31/7/2015