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 2015  luglio 04 Sabato calendario

IL MINISTERO DEI MATRIMONI

Alle prese con la fase decisiva del negoziato sulle sue presunte ambizioni nucleari, il governo di Teheran ha trovato tempo ed energie sufficienti per occuparsi degli undici milioni di ragazzi e ragazze iraniani che non hanno ancora contratto matrimonio. Così non va bene, dice il ministro della gioventù e dello sport Mahmud Golzari, perché di questo passo come faranno a nascere i bambini? In realtà la popolazione iraniana (77 milioni) non rischia l’invecchiamento: più della metà ha meno di trent’anni. Ma forse Golzari ha in mente il divieto che in Iran punisce i rapporti extra-matrimoniali, oppure il diffondersi di quei “matrimoni provvisori” che l’islamismo sciita permette e che durano talvolta il tempo di una conoscenza carnale. Di questo passo, deve aver ragionato il ministro, di bambini non ne vedremo più. E allora ecco l’idea geniale: il governo apre sul web un classico sito matrimoniale, con tanto di psicologi esperti nel trovare gli abbinamenti più adatti, nel favorire gli incontri e nell’incoraggiare lo sbocco desiderato. Una agenzia come da noi ce ne sono tante, direte voi. Non proprio, perché lì è il governo a fare le selezioni. Si è appreso che il sito era già operante a titolo sperimentale prima dell’annuncio, e può vantarsi di aver patrocinato cento matrimoni. Ora che tutti lo sanno, il target è di 100 mila matrimoni l’anno. E gli eventuali bambini, come lo sposalizio, saranno benedetti dallo Stato. Caro ministro, ma perché non si occupa anche lei del nucleare e lascia perdere i giovani?