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 2015  luglio 05 Domenica calendario

I 150 ANNI DI UN MISTERO CHIAMATO ALICE

Nell’assolato pomeriggio del venerdì 4 luglio 1862 due reverendi di Oxford portarono tre sorelline a fare una gita in barca sul Tamigi. Le bambine erano particolarmente irrequiete, e pretesero che venisse loro raccontata una storia insensata. Il reverendo Charles Dodgson improvvisò, e la favola fu tanto attraente che la piccola Alice Liddell gli chiese di metterla per iscritto. Dopo qualche mese le arrivò un manoscritto illustrato, intitolato Le avventure di Alice sottoterra. Che cosa successe in seguito non si sa. Da un lato, il trentenne reverendo aveva un debole piuttosto sospetto per le bambine, e amava fotografarle seminude e sbaciucchiarle. Dall’altro lato, la decenne Alice era anche fin troppo sveglia per la sua età. Certo è che, pochi mesi dopo la gita in barca, la madre costrinse di colpo Alice a distruggere tutte le lettere che Dodgson le aveva scritto, e impedì a lui di rivederla: i due si reincontrarono soltanto trent’anni dopo, nel 1891. Dodgson non dimenticò comunque la sua giovane musa. Il 4 luglio 1865, esattamente centocinquant’anni fa ieri, pubblicò una versione riveduta e corretta della storia, con il nuovo titolo Alice nel paese delle meraviglie, e sotto lo pseudonimo di Lewis Carroll: un’inversione plurima, sia linguistica che posizionale, dei suoi nomi Charles Ludwige. Vide così la luce uno dei più singolari libri della letteratura.
Piergiorgio Odifreddi, la Repubblica 5/7/2015