Nanni Delbecchi, il Fatto Quotidiano 4/7/2015, 4 luglio 2015
QUELLI CHE LA FERRANTE TRIONFA PER FORZA
Una delle più ferree tradizioni del Premio Strega sta nell’annuncio che dall’edizione in corso tutto cambierà. Ogni anno qualcuno si alza in piedi e annuncia che il Premio volterà pagina (dopodiché, tutti capiscono che la pagina resta quella). Quest’anno si è alzato in piedi Roberto Saviano con la lettera aperta in cui annunciava la candidatura di Elena Ferrante, “per rompere le regole di un gioco scontato”. Perché no? si è chiesto qualcuno: se è in arrivo “la buona scuola”, potrebbe ben arrivare anche “l’ottimo Strega”. Così l’invisibile Ferrante è stata candidata, ha passato, è arrivata in cinquina e a un certo punto è sembrata davvero la superfavorita. Ci credevano in molti, si è costituito un vero e proprio “partito della Ferrante”, fieri rottamatori determinati a spezzare mafie e pastette varie. Il fatto che non si conosca l’identità della Ferrante è parso dare forza alla battaglia, come se stesse arrivando una specie di Zorro in gonnella, vendicatrice delle camarille editoriali. Fino all’ultimo si sono fatte pesanti moral suasion in questo senso; se ancora l’altra sera il presidente Tullio De Mauro si è sentito in dovere di dichiarare “gli Amici della domenica non sono dei cretini che votano su suggerimento delle case editrici”.
Poi si è visto com’è andata; per lo Zorro del Ninfeo di Villa Giulia, la solita manciata di voti residuali, e la vittoria al solito candidato forte del gruppo Mondadori. Forse gli Amici della domenica non sono nemmeno dei cretini che votano su suggerimento di Roberto Saviano. Niente paura, dall’anno prossimo si cambia, avremo addirittura la fusione Mondadori Rizzoli, e allora sì che si volta pagina.
Nanni Delbecchi, il Fatto Quotidiano 4/7/2015