Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2015  luglio 04 Sabato calendario

GLI OLIGARCHI PRONTI A FUGGIRE A CIPRO

Già durante la campagna elettorale del 2012, Alexis Tsipras prometteva che nel caso di una vittoria di Syriza avrebbe messo sul mercato le frequenze televisive che erano state concesse gratuitamente e senza tenere alcuna asta pubblica. Ma allora perse. Arrivato al potere cinque mesi fa Tsipras è tornato alla carica, e la proposta è stata inserita in tutti i dossier presentati dai negoziatori greci ai creditori ma ha ottenuto una risposta sarcastica: i media televisivi versano in gravi condizioni, la maggior parte è in ritardo nel pagamento dei salari ai dipendenti e gli stipendi sono stati anche ridotti. L’intento del governo greco però era mettere le frequenze all’asta nella speranza che altri gruppi le avrebbero acquistate. Ora tutto è posticipato al dopo referendum. I principali media televisivi quindi stanno prospettando scenari apocalittici se vince il No.
I fratelli Alafouzos, ricchi armatori, sono proprietari sia del canale tv Skai del quotidiano Ekhatimerini e di Radio Red Fm. Yannis Alafouzos controlla anche la squadra di calcio Panatinaikos. Ancora più potente la famiglia Bobolas. Tra gli azionisti di maggioranza di Mega tv , c’è Leonidas Bobolas, uno dei figli di George, il patriarca, che è anche amministratore delegato e principale azionista di Ellaktor, un gigante delle costruzioni che ha avuto molti contratti dallo Stato. Leonidas ad aprile è stato arrestato per evasione fiscale e rilasciato con una cauzione di 1,8 milioni di euro. L’accusa è di aver evaso quasi 2 milioni di euro, fatto che è emerso da un’analisi dei movimenti sui conti correnti contenuti nella famosa “lista Lagarde”, tenuta a lungo sottochiave dall’ex vice primo ministro del governo precedente, il socialista Evangelos Venizelos, che in questi giorni ha fatto numerosi appelli a favore del Sì proprio su Mega tv. A Bobolas appartengono anche Pegasus Network e il periodico economico Imersia. Anche gli altri azionisti di Mega tv sono armatori e imprenditori ricchissimi. George Vardinoyannis, rampollo di una dinastia di amatori è titolare di Star Channel, periodici e radio. La sua famiglia è proprietaria non solo di navi ma anche di Motor Oil Hellas, che opera nel settore della raffinazione petrolifera. Psycharis, la cui società Dol pubblica i quotidiani To Vima e Ta Nea. Nel 2006 aveva citato in giudizio due giornalisti investigativi che dichiararono in un programma radiofonico che fece pressioni perché la Grecia acquistasse gli Eurofighter e aveva usato i suoi giornali per promuovere l’accordo. Psycharis negò le accuse, i reporter attendono la sentenza.
Antenna tv e M.tv sono di Minos Kyriakou, capo di Euroholdings capital e proprietario della compagnia navale Athens sea e azionista di Singapore Airlines.
In Grecia gli armatori godono di una totale esenzione fiscale, prevista dalla Costituzione del 1975. Nonostante questo enorme privilegio, ieri il direttore generale della Camera della Marina mercantile cipriota Thomas Kazakos ha detto che molti armatori greci hanno contattato le autorità cipriote per avere informazioni sulle procedure per il trasferimento e il sistema fiscale sull’isola. Il loro obiettivo è di spostare tutte le proprie attività marittime a Cipro nel timore che dopo il referendum la situazione economica precipiti. Già il 40% delle navi che battono bandiera cipriota è di proprietà di armatori greci. Cipro controlla il 4% della flotta mondiale, mentre i greci ne controllano il 16%.
Roberta Zunini, il Fatto Quotidiano 4/7/2015