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 2015  giugno 26 Venerdì calendario

COSA ACCADE SE IL GOVERNO GRECO VA IN DEFAULT

La Grecia deve ripagare 1,6 miliardi di euro entro la fine di giugno all’Fmi. Se il governo di Alexis Tsipras non dovesse ripagare il debito dell’Fmi, Atene andrebbe in default.
Dal mancato pagamento inizia il ticchettio dell’orologio. C’è un periodo di grazia di 30 giorni. Due settimane dopo la data di scadenza iniziale parte un sollecito da Washington per il pagamento immediato; poi il fondo invia un’altra comunicazione sottolineando la “gravità del mancato rispetto degli obblighi” e ancora una volta sollecita una rapida composizione. Due settimane dopo, il direttore generale comunica al comitato esecutivo che un pagamento è in ritardo.
Per la Grecia, in quel momento scattano le prime gravi conseguenze. Queste sono conosciute come cross-default e cross-acceleration.
Il mancato pagamento dell’Fmi dà diritto ad alcuni degli altri creditori della Grecia, tra cui il fondo di salvataggio europeo, a dichiarare un default. Avrebbero a quel punto la possibilità di richiedere il rimborso immediato di tutti i loro prestiti, un processo noto come l’accelerazione. Altri creditori potrebbero seguire l’esempio ma ogni creditore decide da solo.
Che succede a quel punto?
A quel punto la Bce potrebbe interrompere i prestiti di emergenza (Ela) alle banche greche che farebbe innescare una corsa agli sportelli bancari, costringendo l’imposizione di controlli sui capitali. Ma se le cose dovessero peggiorare l’esecutivo potrebbe emettere i cosiddetti Iou, “I owe you” o “Io ti devo” per far fronte alle scadenze di cassa inderogabili come stipendi pubblici e pensioni, ed evitare le proteste di massa. Si tratta di promesse di pagamento fatte ai dipendenti statali e ai pensionati per una certa somma e entro una data prestabilita. Questo escamotage consentirebbe di pagare stipendi e salari in Iou. Il problema è che se dovesse continuare la fuga di depositi dalle banche, a aprile giunti a 142,7 miliardi di euro rispetto ai 160 miliardi di dicembre, i “pagherò” si trasformerebbero nell’anticamera della dracma, cioè di una valuta parallela che perderebbe, secondo stime di economisti, il 40% del suo valore rispetto all’euro.
Che avviene ai credit default swap?
L’International Swaps & Derivatives Association, l’associazione di categoria che amministra i contratti derivati, emette una decisione vincolante se si è verificato un “credit event”, che può far scattare i contratti. Oggi ci sono 622 contratti aperti, che coprono una rete di 592 milioni dollari, secondo Depository Trust & Clearing Corporation.
Cosa succede alle banche?
Questo dipende dall’atteggiamento della Bce. Oggi gli istituti di credito ellenici, esclusi dall’accesso ordinario al credito, sono tenuti in piedi dalla liquidità di emergenza fornita dalla Banca di Grecia attraverso i finanziamenti della Bce. Il presidente della Bce Mario Draghi ha indicato recentemente che ELA continuerà fino a quando i creditori sono solventi e ad avere adeguate garanzie. Il mancato rimborso alla Bce in luglio e agosto probabilmente comporterà la sospensione di ELA, secondo Chris Attfield, analista presso HSBC Holdings a Londra.
Cosa succede alle imprese?
Sarebbe un disastro. Un default sovrano sarebbe probabilmente seguito da insolvenze societarie. Oltre ai controlli sui capitali probabilmente essere accompagnate da altre misure, come gli ordini per le aziende di rimpatriare euro detenuti all’estero e divieti sui pagamenti di dividendi. Il governo greco nel 2010 ad esempio ha tagliato il prezzo che avrebbe pagato ai fornitori di farmaci e poi li ha pagati con delle obbligazioni.
Potrebbe la Grecia dopo un default rimanere nell’euro?
Teoricamente sì. Uscire dall’euro sarebbe possibile solo se la Grecia decidesse di lasciare anche l’Ue, secondo Yannis Manuelides presso Allen & Overy sentito da Bloomberg. Un intricato panorama legislativo causato dal fatto che l’ingresso nell’euro è visto dai Trattati come un passo irreversibile.
Quanto debito ha la Grecia?
Il governo greco ha 320 miliardi di euro di debito in circolazione, la maggioranza dovuto dopo il 2021. Se si aggiungono le imprese e le banche il totale è più vicino al mezzo trilione cioè 500 miliardi. A questi miliardi si devono aggiungere i saldi di Target 2, oggi pari a un deficit greco di 96 miliardi di euro. Il totale del default greco arriverebbe quindi all’astronomica cifra di 600 miliardi di euro.
Cosa sono gli Iou?
L’esecutivo potrebbe emettere i cosiddetti Iou, letteralmente “I owe you” o “Io ti devo” per far fronte alle scadenze di cassa inderogabili come stipendi pubblici e pensioni, ed evitare le proteste di massa. Si tratta di forme di pagherò, cioè di promesse di pagamento fatte ai dipendenti statali e ai pensionati per una certa somma e entro una data prestabilita. Il dipendente o il pensionato che vuole incassare va in banca dove sconta la cambiale pagando una commissione se vuole incassarla prima della scadenza.