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 2015  maggio 28 Giovedì calendario

«SONO POPULISTA. E ALLORA?»

[Intervista a Paolo Del Debbio] –
Buonasera, onorevole... «Che facciamo, cominciamo a prendere in giro?». Non iniziamo bene. Paolo Del Debbio ha capito, fin dal primo squillo, che si sarebbe parlato dei due argomenti di cui non vorrebbe parlare: il primo è l’ipotesi un suo rientro in politica, e il secondo è l’accusa di essere un conduttore televisivo che sguazza nel (cosiddetto) populismo. Il suo programma, Quinta colonna, batte regolarmente, direttamente o per volumi di share, Giovanni Floris, Corrado Formigli, Massimo Giannini e Gianluigi Paragone solleticando la «pancia» degli spettatori. Ma il fatto è che per cercare di rimontare lo svantaggio, i suoi concorrenti si sono inventati di tutto: le finte mini-fiction, la messa in onda delle intercettazioni, il mescolamento dell’alto e del basso, interviste a cantanti e attori... Hanno tutti fallito facendo nascere il sospetto, che è quasi una certezza, che il talk-show sia morto. Il solo che resta saldo in piedi, in realtà, è lui.
Si dice in giro che sarà lei una delle menti del nuovo partito dei moderati. Ho visto da vicino la politica romana: ne sono rimasto abbastanza schifato. Lo dice perché il suo ruolo di imbonitore populista le impone di dirlo.
A parte il fatto che populista per me è un complimento, magari, un giorno, farò l’assessore in un piccolo comune. C’è perfino una pagina su Facebook intitolata «Per chi vuole Paolo Del Debbio al governo». L’ha aperta lei? Oh madonna! Non farò mai politica. Discorso chiuso.
Lei, che ha studiato, dia una definizione tecnica del termine «populismo». Populismo, come è noto, è un termine che ha un’origine russa che poi ha assunto una connotazione negativa nel senso di lisciare il pelo alla gente anche quando la gente non ha ragione. Dal populismo alla demagogia il passo è brevissimo.
E lei si sente un populista «alla russa» o uno che liscia il pelo alla gente?
Se lisciare il pelo alla gente significa parlare delle cose che la riguardano e dei problemi che la grande stampa e il Palazzo trascurano, io sono populista e me ne vanto.
Lei insegna etica economica, ma può un populista essere etico? Essere populista è molto etico, perché ci si preoccupa dei problemi degli ultimi, non dei primi.
Allora gli altri sono meno etici di lei.
Uno la mattina sceglie quali occhiali indossare per guardare la realtà e poi raccontarla. Io indosso i miei e non mi metto a discutere quelli degli altri.
Dia una spiegazione del fatto che batte regolarmente Piazzapulita di Corrado Formigli, che va in onda alla stessa ora. Francamente non lo so. Se vivessimo in un tempo più ideologico di quello che stiamo vivendo, forse Formigli batterebbe me. Lui vive nel momento sbagliato. Cioè?
Il successo di Quinta colonna non dipende dal fatto che Silvio Berlusconi sia o...