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 2015  maggio 27 Mercoledì calendario

IL MISTERO DEL 37%

Per trovare un partner: con la «teoria della scelta discreta», per cui, per esempio, le patatine «grandi» a 50 centesimi più delle «medie» sembrano un affare. Così uscire con un’amica meno bella «aumenta le possibilità di piacere fino al 75%». 

Ma guai a volersi perfette: «Per esempio sui siti di e-dating tipo OkCupid a ricevere più contatti sono le persone con qualche difetto». Con una tecnica chiamata «analisi della regressione» si ricava l’equazione dei messaggi che ognuno può aspettarsi in funzione della sua bellezza: M = 0,4 a1 – 0,5 a2 – 0,5 a3 – 0,1 a4 + 0,9 a5 + k». I numeri vicino ad «a» sono un «voto» da 1 a 5, e «a» è il numero di utenti che ve lo hanno attribuito. «Occhio allo “0,4” prima di “a1”: significa che il 40% di chi vi trova bruttine vi contatterà lo stesso, mentre chi vi trova “da 4”, cioè bella ma non bellissima, tenderà a non farlo», spiega Fry.
Gli unici algoritmi che ancora non funzionano, online, sono quelli che calcolano le affinità. «Ne usano uno tutti i siti di dating, ma la verità è che non sai cosa vuoi finché non lo trovi». O finché non è il momento giusto: che arriva quando è trascorso il 37% del tempo che ci si è dati per sistemarsi. «Se voglio sposarmi entro i 35, e flirto da quando ho 15 anni, dovrei scartare i ragazzi incontrati nel primo 37% della vita sentimentale, e iniziare a pensare di fermarmi a 22», continua Fry. È la «teoria dell’arresto ottimale», e la funzione che calcola questo misterioso 37%, ride la prof, «è complicatissima. Ma calzante, fidatevi».