La Stampa 26/5/2015, 26 maggio 2015
IOR – Utile netto in crescita per l’Istituto per le opere di religione (Ior) nel 2014. La banca del Vaticano registra profitti per 69,3 milioni dai 2,9 milioni nel 2013, risultato che ha beneficiato della negoziazione titoli e del calo dei costi operativi di natura straordinaria
IOR – Utile netto in crescita per l’Istituto per le opere di religione (Ior) nel 2014. La banca del Vaticano registra profitti per 69,3 milioni dai 2,9 milioni nel 2013, risultato che ha beneficiato della negoziazione titoli e del calo dei costi operativi di natura straordinaria. Lo Ior, guidato da Jean-Baptiste de Franssu, ha in gestione patrimoni per 6 miliardi, di cui 2,1 miliardi in depositi, 3,2 miliardi in gestioni patrimoniali e 0,7 miliardi in titoli in custodia. Da inizio anno lo Ior è soggetto alla vigilanza della Aif, l’Autorità di vigilanza della Santa Sede. Una pulizia radicale che ha riguardato il 23% dei conti correnti. Lo Ior ha chiuso 2600 conti inattivi e 554 conti aperti con i laici, un’utenza – quest’ultima – non più accettata nell’unico sportello dell’Istituto, all’interno della Santa Sede.