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 2015  maggio 25 Lunedì calendario

SHARAPOVA, CINQUANTA SFUMATURE DI GRIGIO

A cavallo dell’onda lunga e vincente del Foro Italico, Maria Sharapova arriva a Parigi per un’impresa: mantenere il titolo del Roland Garros e portare a tre i trionfi in terra parigina dopo quelli del 2012 e dello scorso anno. L’ultima a segnare un triplete sul rosso è stata Justine Henin che però ha centrato l’obiettivo in anni consecutivi: tra il 2005 e il 2007. Sulla strada per il successo, dovesse arrivare in finale, Maria potrebbe scontrarsi con Serena Williams in una riedizione della finale 2013 nell’occasione conquistata dalla numero 1 al mondo.
Sicurezza La numero due al mondo, che ha risistemato Simona Halep sul terzo gradino del ranking, riprendendosi il posto da damigella d’onore di Serena, arriva a Parigi in forma e sicura di sé. Niente a che vedere con la giovane campionessa di Wimbledon 2011 che a 17 anni riteneva impossibile sollevare il trofeo dello slam terraiolo: «Io sul rosso? Ma sembro una mucca sulla pista di pattinaggio», scherzava Maria, che dal 2011 arriva sempre almeno in finale. «Quando ho vinto Londra ero molto molto giovane -racconta la zarina - e da allora mi sento molto maturata sia come giocatrice che come persona. Non ero ancora abbastanza solida fisicamente, stavo crescendo, non ero pronta a questo tipo di superficie e riuscire in questa transizione ha stupito anche me perché sono riuscita a trasformare un punto debole in un punto di forza».
AVVERSARIE La Sharapova debutta contro l’estone Kanepi, numero 49 del mondo, e nei quarti potrebbe incrociare Carla Suarez Navarro, che Maria ha da poco battuto in finale a Roma. Nelle semifinali invece potrebbe vedersela con Simona Halep, sua avversaria lo scorso anno a Parigi. La possibile finale contro la Williams non è detto che abbia un finale già scritto. Anche se Maria è sotto 17-2 nei precedenti con l’americana, la terra potrebbe favorirla: «Di solito non mi chiedo su quale superficie io possa avere più chance - commenta la russa - che sia questa, l’erba oppure la luna. Anche il fatto che solo due giocatrici negli ultimi 20 anni abbiano difeso il titolo qui non mi spaventa: è già ottimo che sia arrivata in finale negli ultimi 3 anni». Maria allontana dunque la pressione e, a questo proposito, prende le difese del collega campione in carica Rafa Nadal, nove volte re al Roland Garros e ora scivolato al settimo posto della classifica: «Rafa è un campione straordinario - commenta - e tutti si aspettano tantissimo da lui in questa parte della stagione. E’ vero non sta andando bene come al solito, ha perso un po’ di match ma trovo che mettere tutti questi punti interrogativi sulla sua carriera sia piuttosto irrispettoso».
VITA Tra le cinquanta sfumature di rosso della Sharapova c’è anche spazio per la vita privata. La storia col collega Dimitrov procede, e sul circuito iniziano a esserci tanti papà. Al momento però una famiglia non è nei suoi programmi: «E’ difficile fare bene in tante cose, e io voglio essere grande in una e non mediocre in dieci», ha proseguito la numero 2 al mondo: «Ho scelto uno sport con cui sono cresciuta e diventata grande. Sono stata molto impegnata cercando di fare il massimo. Quando ho tempo mi piace godere la mia vita ed essere felice lontano dal campo». Maria ha i piedi per terra, quella di Parigi.