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 2015  maggio 24 Domenica calendario

L’AMANTE SEGRETA DI MITTERRAND “ECCO COM’ERA IL MIO FRANÇOIS”

[Intervista ad Anne Pingeot] –
Era il primo dicembre 1986. Quella sera al museo d’Orsay, nuovo polo culturale parigino, ricavato in un’ex stazione ferroviaria davanti alla Senna, arrivò il presidente François Mitterrand: una visita privata, prima dell’inaugurazione. E con lui Valéry Giscard d’Estaing, il suo predecessore, e il sindaco di Parigi, Jacques Chirac. Come guida si profilò un’elegante signora in bianco, con un ampio mantello rosso che le scendeva sui fianchi. Era la curatrice del nuovo museo, Anne Pingeot, esperta di sculture dell’Ottocento. Aveva ideato quel progetto con l’architetto Gae Aulenti. Le foto dell’epoca mostrano un Mitterrand giulivo, con quel sorriso machiavellico che sapeva fare lui.
LA RIVELAZIONE
Ma perché? Solo il giorno del suo funerale, più di nove anni dopo, si capì il perché. La Pingeot apparve dietro al feretro con la figlia Mazarine: era la sua amante. O meglio, la sua seconda donna, quella segreta. Chirac e Giscard conoscevano da anni la storia. E così Mitterrand aveva ridacchiato quella sera all’Orsay. Oggi la Pingeot ha 72 anni. E ha deciso di parlare. È appena uscita l’ennesima biografia dell’uomo politico francese («François Mitterrand» e nel sottotitolo: «Ritratto di un ambiguo», edito da Nouveau Monde). Ebbene, l’autore, Philip Short, ex giornalista della Bbc, è riuscito a intervistare la Pingeot, che era rimasta muta fino ad ora. E che ha parlato con franchezza.
Una lunga relazione
Per lei Mitterrand «era il rinnovamento permanente. Sono stati trentadue anni di vita intensa, di felicità... e di infelicità! Perché è stata dura». Si conobbero nel 1961. Lei aveva 18 anni, lui ventisette di più. Pochi anni dopo si innamorarono, un colpo di fulmine reciproco. Un giorno, in uno dei loro momento segreti, camminavano in una pineta a sud di Bordeaux. Si imbatterono in una capanna di legno. Lui le disse: «Ne faremo la nostra casa». «Le sue lettere erano appassionate – ha raccontato la Pingeot –, gli credevo. Avevo fatto dei disegni per risistemare quel posto. Che scema che ero!» Danielle Mitterrand, la moglie, quella «vera», che intanto aveva una relazione con un professore di ginnastica, Jean Balenci, mise il veto. Sì, si incontrarono ancora in quella casa. Che però divenne quella di François e Danielle.
LA FIGLIA «NASCOSTA»
A un certo momento lei pretese un figlio, nonostante lui nicchiasse («È il solo vero regalo che mi ha fatto»). Nascerà Mazarine. Ma Mitterrand non divorzierà mai, «perché non abbandonava mai una scelta. E Danielle era una scelta». Poi avevano perso un bambino di tre anni, Pascal, nel 1945, «e quando una coppia vive un’esperienza simile, si crea un legame indissolubile». Intanto, mentre lui con la Pingeot si comportava da «uomo libero», come sottolinea lei stessa, Anne non lo tradirà mai, «neanche dopo la morte». La notte prima di andarsene per sempre, François le chiese di chiamare il suo medico personale. Che la tenne fuori dalla stanza dell’uomo, gravemente malato. «Credo gli abbia fatto un’iniezione per farla finita», ha confidato la Pingeot. Quell’eutanasia che tanti francesi hanno sempre sospettato. Era l’8 gennaio 1996.
Leonardo Martinelli, La Stampa 24/5/2015