Leonetta Bentivoglio, la Repubblica 24/5/2015, 24 maggio 2015
NAZIONALE - 24 maggio 2015 CERCA 44/45 di 64 R2 CULT-Cultura IL MEMOIR Quel salotto affollato della vecchia Vienna LEONETTA BENTIVOGLIO La mia Austria di Berta Zuckerkandl Archinto pagg
NAZIONALE - 24 maggio 2015 CERCA 44/45 di 64 R2 CULT-Cultura IL MEMOIR Quel salotto affollato della vecchia Vienna LEONETTA BENTIVOGLIO La mia Austria di Berta Zuckerkandl Archinto pagg. 208, euro 25 POCHI libri sono immersi in modo veridico e trasparente nel “mondo di ieri” (definizione di Stefan Zweig) come il collage di lettere e appunti intitolato La mia Austria , di Berta Zuckerkandl, che Archinto pubblica per la prima volta in Italia. Vissuta dal 1864 al 1945, l’autrice fu una giornalista ebrea dai gusti culturali raffinati e dal temperamento indomito, che animò a Vienna un salotto frequentato dai massimi artisti e intellettuali a cavallo fra i due secoli. Paladina della Secessione viennese e legata a pittori quali Klimt e Kokoschka, fu amica di Schnitzler, seguì con entusiasmo l’attività di Mahler e stilò le cronache del festival di Salisburgo fin dagli esordi. Tra i capitoli più fascinosi di questo quaderno di memorie, privo di retorica e lontano dagli stereotipi sul mito asburgico e la finis Austriae, figurano il ritratto del depresso patologico Zweig, i resoconti dei metodi terapeutici rivoluzionari di quello “scopritore dell’inferno” che fu Freud e le descrizioni di un Toscanini eroico, capace di un tagliente e rischioso rigetto del fascismo. © RIPRODUZIONE RISERVATA