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 2015  maggio 24 Domenica calendario

NAZIONALE - 24 maggio 2015 CERCA 28/29 di 64 R2 Cultura Siamo noi quel villaggio assediato NELLE STORIE E NEI PERSONAGGI DEL FUMETTO inventato ormai quasi sessant’anni fa da Goscinny e Uderzo sono riassunte molte delle contraddizioni e delle diversità del popolo francese, caratteristiche che per altro assumono spesso un valore universale

NAZIONALE - 24 maggio 2015 CERCA 28/29 di 64 R2 Cultura Siamo noi quel villaggio assediato NELLE STORIE E NEI PERSONAGGI DEL FUMETTO inventato ormai quasi sessant’anni fa da Goscinny e Uderzo sono riassunte molte delle contraddizioni e delle diversità del popolo francese, caratteristiche che per altro assumono spesso un valore universale. Il che spiega, almeno in parte, il grande successo internazionale della saga. Asterix è un leader popolare e molto più diplomatico di quanto non sembri. E naturalmente è il simbolo vivente dell’indipendenza e della resistenza del piccolo villaggio bretone all’invasione romana. Di fronte ai legionari di Roma, presentati come individui rozzi e ottusi, i Galli appaiono astuti e simpatici. Naturalmente si tratta di un’immagine idealizzata, ma è indubbio che a noi francesi piace pensarci così. Accanto all’astuzia di Asterix, non bisogna dimenticare la presenza fondamentale di Obelix, che rappresenta la forza e la bonomia, laddove la forza però non risolve mai definitivamente i problemi, motivo per cui ogni volta occorre ricominciare da capo in modo che l’eterna battaglia contro i Romani possa serenamente ricominciare ad ogni nuovo episodio. >SEGUE NELLE PAGINE SUCCESSIVE MARC AUGÉ INQUESTO SENSO Asterix è una caricatura dell’arte di governare in generale e del mondo politico francese in particolare, con tutte le sue divisioni e le sue alleanze, i suoi litigi e le sue riconciliazioni. Noi francesi siamo fatti così, cambiamo continuamente politica e regime, cerchiamo soluzioni razionali e definitive, che poi in realtà durano pochissimo per cui ogni volta occorre inventarne di nuove. Tra Obelix e Asterix, poi, a completamento di una sorta d’ideale trinità gallica, occupa una posizione fondamentale il druido Panoramix e la sua celebre pozione magica. Io credo che nelle avventure di Asterix l’aspetto più importante sia proprio questo credere nei poteri della magia: l’idea che quando tutto va male basta un mestolo di pozione magica per ribaltare la situazione, è un modo per credere che in fondo nulla è grave, dato che in un modo o nell’altro sarà sempre possibile risolvere ogni problema. In fondo è una forma di pensiero magico a cui crediamo tutti noi pur senza crederci, oppure che ci piacerebbe fosse vero anche se razionalmente ne dubitiamo. Infine, c’è la metafora del villaggio eternamente assediato dai romani. È una metafora che, in questi nostri tempi difficili, può esercitare un certo fascino anche all’estero, dato che sembra evocare una condizione molto diffusa, ma in un modo tutto sommato rassicurante. Il messaggio è: siamo tutti sempre più piccoli in un mondo sempre più grande. E per fortuna che abbiamo la pozione magica. ( Testo raccolto da Fabio Gambaro ) © RIPRODUZIONE RISERVATA