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 2015  maggio 06 Mercoledì calendario

I CONTI USA PREOCCUPANO WALL ST

L’accresciuto timore di un default della Grecia ha spinto le borse verso una chiusura di colore rosso acceso. Oltre ad Atene, scesa del 3,85%, Madrid è arretrata del 2,6%, Francoforte del 2,5%, Parigi del 2,1%. Più contenuto (-0,8%) il calo di Londra e Zurigo. La preoccupazione si è fatta sentire anche a Wall Street, colpita dai dati della bilancia commerciale americana che fanno temere una revisione al ribasso del pil Usa. L’indice Dow Jones è sceso dello 0,79%, lo S&P 500 l’1,08% e il Nasdaq è scivolato dell’1,55%. Sul listino Apple ha perso il 2,1%. Il peggioramento del deficit è dovuto al netto rialzo delle importazioni che sono aumentate del 7,7%, record mensile. Il dato complessivo sul deficit è sui massimi da sei anni, un quadro negativo sul quale poco ha potuto il recupero del petrolio, ai massimi del 2015, con il Light crude Wti a 60,4 dollari dopo un top a 61,1, il massimo da dicembre, e il Brent a 67,5 dopo un top a 68,47 dollari. La discesa dei prezzi si è interrotta dopo che la produzione Usa ha iniziato a calare. Ieri hanno pesato anche il blocco dei flussi dal porto di Zueitina e la decisione dell’Arabia Saudita di rincarare le forniture negli Usa e in Europa.
A Piazza Affari l’indice Ftse Mib è sceso del 2,76% a 22.576,35 con scambi per 4,15 miliardi di euro, in forte aumento rispetto ai 2,64 del giorno prima. Tra i maggiori ribassi quello di Luxottica (-4,2%) per prese di beneficio che sono scattate nonostante la solida trimestrale che ha spinto diversi analisti a rivedere al rialzo i rispettivi target price. Mentre tra i bancari hanno perso terreno Mediobanca (-3%), Intesa Sanpaolo e Banco Popolare (-3,3%), Unicredit (-3,7%), Bpm (-4%) e Ubi (-4,3%), mentre al rialzo si è distinta Mps, +4,6%. Tra gli assicurativi deciso arretramento di Generali (-3,3%), che ha accusato il downgrade di Barclays, e di UnipolSai (-4,9%). Nel risparmio gestito bene Banca Generali (rubrica Il caso), giù invece Azimut (-1,3%) nonostante l’upgrade di Mediobanca securities che ha elevato il tp da 23 a 31 euro in vista dei dati della trimestrale, che ipotizza molto sostenuti. Tra gli industriali cali contenuti per Fiat Chrysler (-0,45%) che ha contenuto la discesa grazie ai buoni dati relativi alle immatricolazioni di auto ad aprile. In controtendenza Saipem (+2,1%) che ha beneficiato del rialzo del petrolio. Sul resto del listino progressi per Banca Ifis (+2,82%), giù invece le società di gestione delle torri di trasmissione, sia Rai Way (-2,2%) nonostante un utile netto trimestrale in crescita, sia Ei Towers (-2,45%) il cui cda è finito sotto indagine per l’ipotesi di aggiotaggio nell’inchiesta condotta dalla Procura di Milano sull’operazione Rai Way. Sull’Aim tiene bene Go Internet (+1,31%), che ha festeggiato la crescita dei clienti al 30 aprile, balzo di VrWay (+17,6%).
Lucio Sironi, MilanoFinanza 6/5/2015