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 2015  maggio 05 Martedì calendario

BELLISSIMO IL CORO DEI BAMBINI E DEI VECCHI ALL’EXPO, PURTROPPO LE SOLE DUE GENERAZIONI SULLE QUALI PUÒ CONTARE IL NOSTRO PAESE

È stato un fine settimana pieno di polemiche, insulti, botte, ma, per carità di Patria, si deve sopire, minimizzare. Per una volta, adeguiamoci. Il materiale infiammabile era abbondante, però tutto pareva sotto controllo, il mattino del 1° maggio il primo intervistato è Farinetti, si compiace dei tanti visitatori, dei suoi 20 ristoranti già pieni. Farinetti lo ascolterei per ore, è l’interprete più geniale della sociologia urbana di Max Weber: «La città urbana come spazio economico dominato dal consumo», nessuno l’ha declinata meglio di lui. Mi convinco che l’Expo sarà un successo, perché proprio lui ne rappresenta l’essenza: ha capito la differenza fra «nutrire» e «alimentare».
Banali, al limite dell’imbarazzo, i discorsi delle alte cariche dello Stato, li ha salvati il sofferto intervento di Francesco, lui sì ha colto lo spirito alto dell’Expo: il «cibo», il «non cibo», la «fame». D’improvviso, nel pomeriggio, si scatena la guerriglia, gli «antagonisti» bruciano auto, distruggono negozi e banche, proprio in quelle strade che la Polizia strategicamente ha abbandonato al loro destino. Per merito del trio Renzi-Alfano-Panza (ridicolo chiedere le dimissioni dell’intermediario) nasce a Milano una strategia innovativa nell’ordine pubblico: la polizia rifiuta lo scontro diretto, si tiene a distanza, filma tutto, ma niente cariche, niente manganellate, quindi niente sangue, nessun ferito. Furibondi gli «antagonisti», furibondi i cittadini che assistono, barricati e affumicati in casa, alle distruzione dei loro beni, reporter tv spiazzati, fotografi affranti. Alla fine, gli «antagonisti» procedono al camouflage, via tute e maschere, tutti a casa nel Quadrilatero, una bella doccia. Uno di loro racconta: la divisa nera costa 15, la maschera antigas 20, dobbiamo abbandonarle, tanto poi le ritroviamo su e.Bay. Quale miglior sintesi?
Il trio esulta: niente sangue, nessun ferito, i magistrati guarderanno i filmini, difficile che riescano ad accoppiare neri scafandri mobili con i colpevoli. Pisapia e Maroni paiono felici di risarcire i cittadini utilizzando le loro stesse tasse, altri cittadini esemplari, guidati dal sindaco con megafono incorporato, collaborano gratis alle pulizie, i giornaloni fanno pezzi strappalacrime, curiosamente mosci i tweet. Per gli antagonisti, la giornata di Milano «farà curriculum», fra vent’anni, come già fu per i loro nonni e padri, dirigeranno aziende, giornali, faranno politica, male che vada saranno advisor o avvocati di qualche banca d’affari (anglosassone of course).
Non so nulla di ordine pubblico, ma questa nuova strategia mi pare geniale, soddisfa tutti gli attori. Ricordate gli scritti corsari di Pasolini? Aveva previsto tutto. I poliziotti sono la classe povera, la vecchietta che dal balcone urla «sparategli» è maggioranza silenziosa, gli antagonisti sono i figli della classe dominante del Quadrilatero, il governo è il potere.
Quindi, perfetta in termini politici e comunicazionali, la nuova strategia di contrasto adottata dal governo. Se chiami antagonista un criminale prima che manifesti, quando poi delinque, mettendo a ferro e fuoco la città, non puoi che chiamarlo teppistello. Perché gufare?
Allora hanno vinto tutti? A me, salvo la solitaria vecchietta, pareva di sì, invece no, dice un Michele Serra affranto, lo sconfitto è il Movimento No-Expo. Vabbè. D’improvviso mi è tornato alla mente ciò che dicevamo noi operai di Mirafiori nel mitico ’68: «Più sono di sinistra, più abitano in centro». La metafora è sbarazzina, ha quasi 50 anni, ma non li dimostra. Anche Goffredo Mameli si è tranquillizzato, il verso del suo inno che all’Expo gli avevano scippato al mattino, glielo hanno restituito a sera. Cosa mi resta di questo fine settimana inaugurale? Il bellissimo coro dei bambini e dei vecchi all’Expo, purtroppo le sole due generazioni serie di questo nostro sfortunato Paese. Grazie a loro mi sono commosso. Grazie Expo.
Riccardo Ruggeri, ItaliaOggi 5/5/2015