il Giornale 5/5/2015, 5 maggio 2015
I RICORDI DI DORIS
È noto a tutti come il fondatore e l’Amministratore delegato del gruppo Mediolanum, ma Ennio Doris è anche un fanatico appassionato di ciclismo. Se ne intende, lo racconta e lo commenta mescolando la cronaca e la storia, gli aneddoti e i giudizi nel libro Un giro intorno a me (Sperling & Kupfer) pubblicato insieme a Pier Augusto Stagi. Il volume è stato presentato ieri alla Mondadori di Milano davanti ad un folto pubblico tra cui spiccavano il campione Gianni Motta e il Presidente della Federazione Ciclistica Renato Di Rocco. Tutto nella vita di Doris fa riferimento al ciclismo, anche il titolo della sua autobiografia C’è anche un domani. Da piccolo, nel ’53, quando era terribilmente triste per una sconfitta di Coppi (battuto da Koblet) il padre cercò di risollevarlo con una frase in dialetto: «Guarda che c’è anche domani», che ancora oggi lo aiuta a superare i momenti avversi. Grande combattente, come i ciclisti, Doris racconta in prima persona le vittorie di Coppi (il suo idolo), di Gimondi (sfruttato troppo e male quando era giovane), i duelli con Merckx, le notti passate in autostop in giro per la Francia (1959) aspettando il duello a cronometro tra Anquetil e Ercole Baldini in un libro che è pura avventura...