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 2015  maggio 05 Martedì calendario

L’Italicum è legge • Per i marò il governo si sta orientando verso l’arbitrato internazionale • In Texas attentato sventato alla mostra delle vignette su Maometto • Come sono cambiate le abitudini degli italiani a tavola • Le bambine più famose del momento Italicum L’Italicum, il nuovo sistema elettorale, è legge

L’Italicum è legge • Per i marò il governo si sta orientando verso l’arbitrato internazionale • In Texas attentato sventato alla mostra delle vignette su Maometto • Come sono cambiate le abitudini degli italiani a tavola • Le bambine più famose del momento Italicum L’Italicum, il nuovo sistema elettorale, è legge. Il via libera definitivo è arrivato ieri dalla Camera con 334 sì, 61 no (di cui circa 56 della minoranza pd) e 4 astenuti. Il voto si è svolto a scrutinio segreto, su richiesta di Forza Italia, Lega e Fratelli d’Italia e tutti i gruppi di opposizione, come preannunciato, non vi hanno partecipato, con l’eccezione di alcuni deputati rimasti nell’emiciclo per esprimere il proprio parere contrario. Novità Ecco le novità principali dell’Italicum: premio di maggioranza del 55% (340 seggi su 630, come il Porcellum) per il partito più votato, che però dovrà superare la soglia del 40% al primo turno oppure, anche se ottiene il 39,9%, vincere al secondo turno. La soglia di accesso per i piccoli partiti è fissata al 3%. Se un partito non vince al primo turno (con almeno il 40% dei voti) dopo 15 giorni si va al ballottaggio tra le prime due liste. Come per l’elezione diretta dei sindaci, non è fissata una soglia minima di partecipazione. Sono vietati gli apparentamenti dell’ultimo minuto. Il vecchio Porcellum prevedeva lunghe liste con nomi bloccati mentre l’Italicum contempla miniliste con 100 capilista bloccati e la possibilità per l’elettore di esprimere una o due preferenze: la seconda per un candidato di sesso diverso rispetto alla prima, oppure sarà annullata. Marò Il “Corriere della Sera” dice che il governo italiano ha deciso di procedere con l’arbitrato internazionale sul caso dei due marò. Entro la metà del mese prossimo ritirerà la proposta che aveva fatto all’India per una soluzione diplomatica negoziata e comunicherà al governo di Delhi l’intenzione di procedere con un contenzioso per stabilire dove risiede la giurisdizione nella vicenda che coinvolge Salvatore Girone e Massimiliano Latorre, cioè dove andranno processati: in India, in Italia (come sostiene il governo di Roma) o in un Paese terzo. La proposta di mediazione diplomatica italiana è dalla fine dell’estate scorsa sul tavolo di Ajit Doval, consigliere per la sicurezza nazionale del premier Modi. Vignette A Garland, nel Texas, organizzata dall’American Freedom Defense Initiative, si stava svolgendo la gara «Draw the Prophet», una sfida tra disegnatori invitati a proporre vignette su Maometto. Tutto stava andando liscio: 350 vignette, 200 spettatori, 10mila dollari di premio al vincitore, imponente il servizio di sicurezza. Poi, mentre nel salone del Curtis Culwell Center si era ormai arrivati ai commiati, l’attacco di due attentatori nel parcheggio attiguo: hanno ferito un sorvegliante non armato ma sono stati uccisi dalla polizia dopo una sparatoria durata appena 15 secondi. Per molte ore i cadaveri sono rimasti sull’asfalto per il timore che nella macchina ci fosse una bomba (non c’era). Uno dei due era Elton Simpson, un giovane di Phoenix, in Arizona, già noto agli investigatori perché nel 2009 aveva tentato di raggiungere in Somalia i terroristi di al Shabaab. L’altro attentatore era Nadir Soofi che condivideva con Simpson l’appartamento a Phoenix. Geller La Freedom Defense Initiative è capeggiata da Pamela Geller, 57 anni, figlia di una famiglia di industriali tessili ebrei di Long Island. Di lei si è cominciato a parlare nel 2006 quando decise di ripubblicare sul suo blog (Atlas Shrugs) le controverse vignette su Maometto comparse sul quotidiano danese Jyllands-Posten. Con un seguito sempre più consistente, si è lanciata in campagne a raffica: nel 2007 contro l’istituzione di una scuola pubblica a Brooklyn con le materie in arabo, nel 2010 contro Park51, il centro islamico che doveva sorgere non lontano dal luogo dell’attentato alle Torri gemelle. Autrice di un libro feroce contro Obama, musulmano mascherato che non tutela il free speech, e molte conferenze in centri della destra ebraica. Ma alla fine anche i rabbini hanno rotto i ponti con lei e la Cpac, la lobby della destra radicale Usa, le ha vietato di parlare alla convention del 2013. Quando due anni fa è stata invitata a una manifestazione in Gran Bretagna, il governo di Londra le ha negato l’accesso nel Paese, avendo classificato la sua associazione come un «hate group», cioè un’entità che diffonde l’odio contro gruppi identificati per razza, sesso, religione o appartenenza etnica. Alimentazione Tra il 2006 e il 2014 i consumi delle famiglie italiane per alimentari e bevande sono calati del 12,1%. Nel 2011 si spendevano 477 euro in media al mese, nel 2013 461. Ai fornelli ci stanno sempre di più anche gli uomini (il 38,8% cucina spesso, solo l’8,5 mai) e la quasi totalità dei giovani. Quasi 42 milioni di italiani preparano in casa pizza, dolci, conserve, pane e yogurt. Cala il consumo di carne, soprattutto bovina (da 25 chili pro capite all’anno nel 2000 a 19,3 del 2014) e aumenta quello di cereali (pasta, biscotti, riso). Crolla l’acquisto di pane: da un chilo abbondante a persona al giorno nel 1861 a 100 grammi scarsi degli ultimi mesi. Si apprezza di più il pesce: nel 1973 rappresentava il 3,4% del carrello, oggi l’8,9. Cresce anche la passione per frutta e verdura: nel 2014, 22 milioni di italiani dichiarano di consumare più ortaggi rispetto a dieci anni fa. Il 45,4% degli italiani fa la spesa seguendo il criterio della qualità (Dal Monte e Fantigrossi, Cds). Vegani Il 6,5% della popolazione è vegetariano. Tra questi, il 40% ha meno di quarant’anni (ibidem). Pasta «Trent’anni fa le nostre ricette prevedevano almeno un etto di pasta a testa. Oggi invece al massimo 80 grammi» (Paola Ricas, direttore de La Cucina italiana dal 1981 al 2006) (ibidem). Portate «Nel mio ristorante non si mangiano più di due piatti, al massimo si aggiunge il dolce. Mentre all’estero funziona ancora il menu degustazione da sette portate» (Gualtiero Marchesi) (ibidem). Bambina/1 La secondogenita nata sabato da William d’Inghilterra e Kate Middleton si chiama Charlotte Elizabeth Diana. I media, vedendola dormire tra le braccia della mamma alla sua uscita dall’ospedale, l’hanno soprannominata “Bella addormentata”. Bambina/2 Francesca Marina, la pupa di 3 chili e 2 nata da una donna nigeriana appena recuperata da un barcone di migranti.