Marina Semiglia, Mente&Cervello 5/2015, 30 aprile 2015
I RICORDI CHE CANCELLANO LA MEMORIA
Può sembrare un paradosso, ma proprio richiamare alla memoria un ricordo può essere la causa del perché dimentichiamo. È quanto hanno scoperto i ricercatori dell’Università di Birmingham e dell’Università di Cambridge, con uno studio pubblicato su «Nature Neuroscience». Monitorando con la risonanza magnetica funzionale l’attività cerebrale di un gruppo di volontari che dovevano recuperare ricordi prefissati, gli scienziati britannici sono riusciti a identificare i cosiddetti «engrammi» di specifici ricordi. Un engramma è una sorta di «impronta neurale» che un’esperienza vissuta lascia nella nostra memoria, impronta la cui esistenza, ipotizzata da tempo, è oggi visualizzabile grazie ai progressi delle tecniche di neuroimaging. Lo studio ha dimostrato che il perpetrato sforzo di recupero di uno specifico ricordo ci porta a dimenticarne altri concorrenti che interferiscono nel richiamarlo.
Si tratta del primo studio che è riuscito a isolare il meccanismo della cosiddetta «dimenticanza adattativa». Il fatto che l’atto stesso di ricordare possa causare dimenticanza ha sorpreso non poco gli scienziati, i quali sono convinti che la loro scoperta potrà aiutare a far luce sui processi che controllano la memoria selettiva e anche sulla formazione dei falsi ricordi. Un’altra applicazione pratica particolarmente importante è in ambito forense, dove in una sentenza una testimonianza oculare può essere determinante.
Marina Semiglia