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 2015  aprile 30 Giovedì calendario

IL GUARDAROBA PERFETTO PER UN UOMO


Se si tratta di abbigliamento formale, io suggerisco un bell’abito blu scuro, fittato asciutto, con gilet da portare con camicia bianca fatta a mano, senza cravatta e d’inverno con un bel cappotto blu decostruito e con qualche accessorio, ad esempio la vecchia cintura in cuoio di vostro padre. Il cappotto può essere senza spalle e senza fodera, “puro”, meglio doppio petto. Se il look è informale, è d’obbligo un bel paio di jeans intrisi della propria storia. La tela jeans usata dopo anni diventa stupenda e racconta tutto della vostra vita. I capi essenziali di un guardaroba possono essere tre o quattro, non è necessario averne 25 a tutti i costi. Un uomo con poche camicie bianche fatte a mano è già a posto, ha le fondamenta del suo guardaroba ben salde. Sopra la camicia bianca, come dicevo prima, un bell’abito blu. Ecco le mie regole per l’abito perfetto: il pantalone può essere anche senza risvolto, magari se portato con uno stivale e se è bello stretto. Se invece si preferisce il risvolto, allora questo deve essere importante, perché quando si lavora sull’uomo, tutto deve essere forte, di carattere. Quindi, per il risvolto, il mio consiglio è una misura di 4,5 cm. I pantaloni poi devono essere abbastanza corti (1-2 cm sopra la scarpa) e stretti: dite al vostro sarto che il fondo non deve superare i 16 cm. Io preferisco dei pantaloni senza pinces. Per la giacca potete optare per una bella monopetto, con un solo bottone. Questo permette di far intravedere il torso, che nell’uomo è una parte molto importante. Revers a lancia. Il bottone deve essere posizionato abbastanza basso, così si permette anche al gilet di svettare di almeno 3 cm. Sotto, ecco la già citata camicia bianca fatta a mano. Il polsino deve essere sempre un po’ lungo, e comunque deve sempre sbucare dalla giacca o dal maglione. È importante che la giacca dell’abito sia caratterizzata da una silhouette ben asciutta, come la tromba manica ben stretta e la spallina decostruita: deve essere tutto pensato, curato, ma non si deve vedere. Continuando nel casual, un bel giubbotto di cuoio dal pellame spesso, un po’ trattato. Questo capospalla deve essere un po’ come le scarpe stringate: tenuto bene ma vissuto. Non c’è nulla di così fascinoso come le pieghe della storia che segnano il cuoio, sono un po’ come le rughe che rendono interessante, autentico e unico un viso. Personalmente preferisco le T-shirt alle polo, ma questo punto è soggettivo. Il guardaroba può essere completato da un bel cappello e un bel paio di guanti. Un cappello in feltro misto a pelo di lepre, per esempio. Per ultimo, affrontiamo il tema del colore nel guardaroba maschile: si può giocare con i colori, certo, ma bisogna sempre fermarsi un attimo prima di diventare pacchiani. Quindi bisogna sempre partire da una base neutra e poi si può aggiungere colori come il melanzana o il marrone.