Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2015  aprile 29 Mercoledì calendario

In Nepal i morti potrebbero essere più di diecimila • Neri in rivolta a Baltimora contro la polizia violenta • La lista Falciani potrà essere utilizzata dal Fisco • È Reggio Calabria il Comune dove le piccole imprese pagano più tasse • Energia e tessuti dalle bucce d’arancia • La moda dei rave all’alba con caffè e centrifughe Nepal La catastrofe in Nepal supera le previsioni peggiori

In Nepal i morti potrebbero essere più di diecimila • Neri in rivolta a Baltimora contro la polizia violenta • La lista Falciani potrà essere utilizzata dal Fisco • È Reggio Calabria il Comune dove le piccole imprese pagano più tasse • Energia e tessuti dalle bucce d’arancia • La moda dei rave all’alba con caffè e centrifughe Nepal La catastrofe in Nepal supera le previsioni peggiori. Per il governo il terremoto di sabato ha causato oltre 5mila morti, che nelle prossime ore potrebbero arrivare a 10mila. Altre fonti locali assicurano che le vittime superano quota 15mila. I feriti ufficiali sono 10mila, ma a Katmandu si parla di decine di migliaia. I nepalesi colpiti dal sisma sono 8 milioni, un terzo della popolazione. Senza cibo, acqua e medicine almeno 1,5 milioni di persone. Il premier Sushil Koirala ha ammesso che i soccorsi sono stati lenti, che restano inadeguati ad affrontare la tragedia e che il Paese non ha la forza per reagire da solo. Oltre un milione di sopravvissuti sono senza tetto, allo stremo per fame, sete e stanchezza, per la pioggia e per il gelo notturno. Nella nazione sono stati proclamati tre giorni di lutto e migliaia di corpi continuano ad essere cremati. Gli italiani dispersi, secondo la Farnesina, sono dieci. Baltimora Violenti scontri tra neri e polizia a Baltimora dopo i funerali di Freddie Gray, 25 anni, afroamericano. Arrestato il 12 aprile, deceduto il 19: gravi lesioni alla spina dorsale. I poliziotti hanno negato di averlo percosso, è in corso un’inchiesta. Dal 19 aprile per sette giorni la protesta qui era stata civile e ordinata. Fino al funerale di Gray, lunedì mattina. E’ lunedì pomeriggio che tra gli adolescenti neri nelle scuole è girata una parola d’ordine, via social media: The Purge (la purga). Ed è cominciato il finimondo. La protesta di una parte dei manifestanti si è trasformata in rivolta, violenze e razzie. Auto civili e mezzi della polizia dati alle fiamme, fuoco appiccato ai negozi, vetrine spaccate, un enorme incendio appiccato a un edificio in costruzione, più di un centro commerciale preso d’assalto e saccheggiato, e un fittissimo lancio di pietre e bottiglie contro la polizia che ha portato al ferimento di almeno una ventina di agenti, di cui due sarebbero in gravi condizioni. Decine gli arresti. Lista Falciani Dopo cinque anni arriva la Cassazione a fare chiarezza sul valore della lista Falciani nei procedimenti tributari. Ieri la sesta sezione civile presieduta da Mario Cicala, con relatore Roberto Giovanni Conti, ha sancito il principio che i dati contenuti nella lista trafugata dall’ex informatico della Hsbc di Ginevra, Hervé Falciani, possono essere utilizzati in un accertamento fiscale da parte dell’Agenzia delle Entrate anche se provengono da un reato. Falciani sottrasse illegalmente i dati alla banca svizzera, tanto che è sotto processo a Ginevra per questo. Ma l’ordinanza sostiene che «sono utilizzabili nel contraddittorio con il contribuente i dati bancari acquisiti dal dipendente infedele di un istituto bancario, senza che assuma rilievo l’eventuale reato commesso dal dipendente stesso e la violazione del diritto alla riservatezza dei dati bancari (che non gode di tutela nei confronti del Fisco)». La decisione rovescia varie decisioni di commissioni tributarie provinciali e regionali e ha effetti immediati non solo nel procedimento da cui è nato ma in tutti quelli ancora pendenti basati sulla lista Falciani. Sono circa 7.500 i clienti italiani con conti aperti presso la Hsbc Private Bank in Svizzera, con circa 7,4 miliardi depositati. Dalla lista la Finanza ha avviato 3.276 interventi ispettivi contestando 750 milioni di imposte non dichiarate. Tasse 1 Il picco lo tocca Reggio Calabria: una pressione tra tasse, imposte locali e contributi del 74,9%. Appena più di Bologna e Napoli, dove il «total tax rate» è rispettivamente del 72,9% e 71,9%, calcolato su un’azienda artigiana tipo con un laboratorio di 350 metri quadrati, cinque dipendenti, 430 mila euro di fatturato e un reddito d’impresa di 50 mila euro. Più fortunati i piccoli imprenditori di Cuneo (54,5% i gravami totali), Gorizia (55,2%) e Udine (55,7%), almeno se si fa il confronto con grandi città come Roma (71,7% il peso fiscale) e Firenze (70,9%). È quanto emerge dall’annuale indagine «Comune che vai, fisco che trovi» condotta dalla Cna in 113 comuni capoluogo di provincia. Alla fine, pagato tutto quanto dovuto, dei 50 mila euro di reddito lordo ne restano 18.930. Tasse 2 La confederazione degli artigiani ha anche calcolato, in base alla pressione per Ires, Irap, tasse locali sugli immobili, oneri di previdenza e assicurazione, il giorno di “liberazione fiscale”. In pratica la data dell’anno in cui le pmi smettono di lavorare per il fisco. L’anno scorso il “tax free day” cadeva il 20 agosto - nella media delle città censite - e qui c’è una buona notizia. Nel 2015 la data chiave cadrà sei giorni prima. Merito del risparmio sull’Irap, praticamente dimezzata. Ma anche qui c’è chi sta meglio e chi peggio. Dove il «socio» fisco è più esoso, come a Reggio Calabria, Bologna e Napoli, si comincia a guadagnare tra il 18 settembre e la fine del mese. (Turchetti, Cds) Arance Ogni anno la Sicilia immette sul mercato 1,6 milioni di tonnellate fra arance, mandarini, pompelmi e limoni per un giro d’affari di 695 milioni di euro (la stima è dell’Ismea) generando tuttavia ogni anno un enorme problema:700 mila tonnellate di bucce e scorze da togliere dai piazzali. Un onere che la Orange Fiber Srl di Catania vuol trasformare in tessuti e la Cooperativa Empedocle di Palermo in energia. Sfide neanche tanto teoriche, dato che entrambe le start up sono già a buon punto nei propri business plan. La Coop Empedocle sta applicando una tecnologia utilizzata da anni e con profitto in Lombardia e in Emilia, dove gli scarti della lavorazione della frutta e delle verdure finiscono nei biodigestori per generare gas (in Italia sono attivi duemila impianti, e di questi solo uno è in Sicilia). Adriana Santanocito ed Enrica Arena sono l’anima e il volto di Orange Fiber che trasforma le bucce d’arance in una fibra tessile duttile, naturale e, soprattutto, cosmetica: «Dalla buccia — spiega Enrica — viene estratta la cellulosa e attraverso le nanotecnologie gli olii essenziali vengono fissati sui tessuti, i quali li rilasciano in maniera graduale: la pelle è più morbida, come se ci si mettesse una crema idratante». A settembre i primi tessuti diverranno capi d’abbigliamento. (Del Barba, Cds) Morning Gloryville 1 Grande successo del Morning Gloryville, un piccolo esperimento diventato un movimento globale: partecipare al mattino presto a un rave perfettamente sobri. A Londra è diventata una moda: una volta al mese, sempre di mercoledì, ci si riunisce in un locale alle sei e mezzo del mattino, si paga il biglietto e ci si scatena prima di cominciare la giornata: balli in pista con la musica dei dj, massaggi, yoga, caffè e centrifughe. Il successo è stato tale che, dopo altre 16 città del mondo, arriva anche in Italia: il 20 maggio a Roma è previsto il primo rave all’alba (il biglietto costerà circa 10 euro su Internet e 18 alla porta. Si comincia alle 6,30 e si finisce alle 10,30). Unica regola del Morning Gloryville: arrivare sobri (Olivo, Sta). Morning Gloryville 2 I fondatori sono due: Samantha Moyo, ideatrice di eventi, e il massaggiatore Nico Thoemmes. Al primo appuntamento, nel maggio 2013, si sono presentate solo 26 persone, loro non si sono arresi e oggi vendono migliaia di biglietti e hanno esportato il prodotto. «Andare a ballare di mattina, sobri, è un modo per sfidare le convenzioni culturali e i propri ritmi di vita - spiega Samantha Moyo - È un’iniezione di energia positiva, un carico di divertimento che resta attaccato addosso, arricchendo le giornate». Degli effetti benefici se ne sono accorte anche alcune aziende in Inghilterra e a New York, che, visti i risultati, hanno deciso di pagare il biglietto ai propri dipendenti, manager compresi. Altre, come Google e Facebook hanno chiesto di organizzare un’alba danzante per i propri impiegati (ibidem).