Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2015  marzo 30 Lunedì calendario

DUNGA RIMPIANGE GIA’ IL SUO EDER - Qualche anno fa, proprio nella sala stampa dell’Emirates Stadium, aveva commentato con un sorriso velenoso la decisione di Amauri di scegliere l’Italia

DUNGA RIMPIANGE GIA’ IL SUO EDER - Qualche anno fa, proprio nella sala stampa dell’Emirates Stadium, aveva commentato con un sorriso velenoso la decisione di Amauri di scegliere l’Italia. Carlos Dunga aveva avuto dei contatti con l’attaccante: la sua scelta fu per il c.t. brasiliano un piccolo tradimento. Con Eder è diverso. Nessuna polemica. Solo un’alzata di spalle. «Eder era nella lista degli elementi da seguire in Europa. Ho visto alcune immagini televisive di una sua partita con la Samp. Ha buoni colpi. Da brasiliano. Ha scelto Conte? Ormai il calcio è globalizzato. Uno accetta l’offerta che trova più interessante. Gli azzurri hanno fatto un buon colpo. Eder ha il gol facile». Rimpianti per la Selecao? «Chi vuole il Brasile deve anche saper aspettare. Nel suo ruolo qui avevo a disposizione Neymar, Coutinho, Oscar, Robinho e Willian. La maglia verdeoro è speciale. Va corteggiata. E va colta al volo l’occasione giusta. Prendete Firmino, prima di queste amichevoli contro Francia e Cile era solo un talento. E’ entrato e ha segnato gol decisivi. E ora è nel gruppo. Eder ha avuto fretta. O forse ha fatto la scelta giusta. Lo dirà il tempo». Nella Lazio è esploso il talento di Felipe Anderson… «E giù a pomparlo. Procuratori, dirigenti, tifosi. Ma siamo sicuri che così si fa il bene del ragazzo? Felipe Anderson non ha la personalità di Romario o di Baggio, che sapevano vivere con tante pressioni sulle spalle. E’ stato convocato nell’Olimpica brasiliana è ha faticato. Lui deve crescere nella Lazio. E deve stare tranquillo: lo seguiamo con attenzione». Quindi niente Coppa America per lui? «Non si fanno esperimenti in un torneo così importante. Ma se continuerà a esibirsi a questi livelli prima o poi arriverà nella Seleçao». Anche Neto spera di entrare nel suo gruppo. «Seguo con grande affetto la Fiorentina. Neto ha dimostrato grande personalità tornando in squadra da protagonista dopo le polemiche per il contratto. Quelli bravi reagiscono così. Ma piuttosto è vero che andrà alla Juve?». L’accordo è già stato raggiunto. «Mah, un portiere giovane che va a sfidare Buffon. Non mi sembra una buona idea. Non riesco a immaginare Gigi in panchina e Neto al suo posto. Buffon ha ancora fame. E un giovane talento deve giocare, non aspettare». Potrebbe non esserci nessun brasiliano di Serie A tra i convocati per la prossima Coppa America? «Il calcio italiano sta vivendo un momento di passaggio. Ma tornerà protagonista. Felipe Anderson può diventare una stella. E la Juve può arrivare in finale di Champions. Una squadra che vince 4 scudetti di fila può superare qualsiasi ostacolo. Bayern o Real devono stare attenti». Conte potrebbe non resistere a lungo sulla panchina azzurra. «Non ho seguito le ultime polemiche con la Juventus. Ho letto, invece, che Conte voleva alcuni stage e la richiesta è stata bocciata. Antonio sta scoprendo sulla sua pelle quanto sia dura la vita del c.t., in Italia e ancora di più in Brasile». Ha un messaggio da inviare a Eder? «Ormai è tardi. E comunque anche se lo avessi chiamato non gli avrei promesso nulla. Le uniche promesse le ho fatte a mia moglie...».