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 2015  marzo 04 Mercoledì calendario

SCAMBIO DI OPINIONI (E DI SPERANZE) CON UN GIOVANE PADRE MOTIVATAMENTE PREOCCUPATO PER L’AVVENIRE DEI SUOI FIGLI

Caro M.C. riporto la sua lettera: «La leggo da quando scrive su ItaliaOggi, prima non la conoscevo. Mi piace moltissimo e mi identifico molto spesso nei contenuti e nelle idee. Il suo cameo del 24 febbraio scorso è molto triste per me: ho 48 anni, sono padre di una bimba di 4 mesi, ho timori per il suo futuro. Credo sia comune a ogni padre. Il futuro ed il presente sono così differenti dal passato vissuto, da renderci inadeguati. A 8 anni leggevo di nascosto i romanzi di Salgari con la torcia elettrica, a 14 i classici francesi e russi. Questo mondo che lei legge così bene, mi fa orrore. Penso alla piccola Svizzera, dove anch’io vivo da 5 anni, e alla graduale erosione dei diritti civili che UE e USA hanno deciso di operare, contro questa «macchia di libertà» al centro dell’Europa, dopo aver violentato i propri sudditi. Purtroppo, da sempre, la maggioranza degli uomini si rende supina di fronte a minoranze aggressive e organizzate, che, applicando la sua locuzione, assicurano il minimo vitale ai poveri, sottraendolo alla classe media. Solo così riescono a restare dove sono senza essere disturbati.
La correlazione tra minimo calorico, al quale oggi vanno aggiunti anche internet e tv come minimo vitale, e le rivolte o rivoluzioni è ben presente a lor signori. Solo una cosa mi chiedo: la classe media è limitata per numero. Cosa accadrà quando la pressione fiscale e le tasse patrimoniali avranno eroso del tutto la classe media stessa al punto di renderla povera? Chi sederà i «tuttipoveri»? La stampante monetaria diluisce sempre più il denaro rendendolo insufficiente. Lei è uno dei pochi che lo sa e lo scrive, apprezzando la Merkel invisa al neokeynesiano, il migliore amico dell’uomo politico, che col denaro pubblico si mantiene al potere attraverso il voto di scambio (assunzioni, opere pubbliche).
Lei dice che la tecnologia va cavalcata e non bisogna opporsi a essa. Ma essa è sempre più pervasiva. Telecamere e droni, il gps nei telefoni è un marcatore di gusti, preferenze e opinioni politiche. Quello nell’auto è un braccialetto elettronico. Il mantra idiota «non abbiamo nulla da nascondere» obnubila le menti dei più. Le radici e la cultura ce le facciamo strappare dal primo che passa. Il progetto di un Moloch socialisteggiante della UE differisce dall’URSS per grado, non per sostanza. L’URSS non poteva funzionare perché gli insipidi ignoranti comunisti privavano l’uomo del necessaire: ludes et circenses. UE e USA non lo fanno: abbiamo le case piene di droga calcistica, reality show, talk show, giochi elettronici. I bambini di oggi hanno delle capacità di interrelazione con il software e l’hardware condannandoli però alla incomunicabilità sociale. Chi li difenderà quando caleranno i barbari? Sembra l’ultima Roma prima di Odoacre. Lei nomina spesso i suoi amati nipoti, il suo Jacopo. Dove dobbiamo portare questi bambini?»
Caro M.C., è curioso che l’arrivo della sua mail sia stato contemporaneo alla mia accettazione (sofferta) di essere «interrogato» (non intervistato) da due giovani trentenni che mi porranno 100 domande, alle quali cercherò di rispondere. Stante la mia età, il giornaliero impegno dei Camei, sarà un’attività che durerà circa un anno, spero che il libro che ne uscirà possa rispondere anche alle domande sottese che lei pone.
Persone come lei, come me, e tanti altri che non scrivono ma pensano, riflettono, si preoccupano per il futuro dei propri figli e nipoti, devono avere la consapevolezza che la partita contro l’attuale “Classe Dominante” al potere in Occidente, di noi liberali e Àpoti, infima minoranza, non è per nulla persa. Fra loro e noi c’è una profonda differenza, loro lottano per mantenere il potere e incassare bonus (in fondo si identificano, felici, con finanzieri d’accatto e squallidi supermanager), i loro obiettivi sono di breve termine, pensi si odiano persino fra di loro, sono individui frustrati, parolai senza futuro, ripetono ottusamente mantra ideologici e no, condannati a “impoverire la classe media, sedare quella povera”. Si metta nei loro panni, che vita è la loro, fanno i “kapò” dei propri concittadini che, fiduciosi, li hanno eletti. Si rende conto del loro degrado?
Dobbiamo convincerci che noi abbiamo una forza a loro sconosciuta, noi siamo persone perbene e ne siamo consapevoli, li possiamo battere in un modo solo. Rispettando la legge e pagando le tasse, e fermandoci lì, nessuna collaborazione con costoro, quando andiamo a votare (e ci dobbiamo andare!), votiamo sempre contro, secondo il principio che i loro avversari, per orrendi che siano, sono sempre meglio di loro, se ci dicono di consumare noi risparmiamo, se vogliono darci il TFR lo rifiutiamo, meglio il frigo vuoto che il loro cibo globalizzato o peggio l’oscena alimentazione che nascerà dal Ttip. E poi, essere vicini alla Signora Merkel e guardare a Oriente. La tecnologia? Mi creda, sarà proprio la tecnologia, l’Odoacre che li farà saltare, ma sono fiducioso: ci riusciremo prima noi, con la «democrazia del rifiuto». Il tempo gioca per noi, stia sereno, caro amico. Un bacio alla sua bimba.