Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2015  marzo 04 Mercoledì calendario

LETTERE

IN OSTAGGIO DEI LADRI Siamo oramai «ostaggio» di ladri e delinquenti, tanto da non sentirci più sicuri nemmeno all’interno delle nostre case. Furti e rapine sono all’ordine del giorno e non tendono a diminuire, così aumenta il senso di insicurezza dei cittadini.
Una situazione esasperante che non è certo riconducibile alla crisi visto che, quando scattano le manette, non si tratta quasi mai di persone che vivono in condizioni di disagio economico, ma sempre più spesso di bande organizzate contro cui può essere efficace solo una maggior presenza delle forze dell’ordine sul territorio. Purtroppo questa mancanza di sicurezza si ripercuote anche sulla vita sociale: c’è chi si arrangia barricandosi in casa protetto da allarmi e porte blindate, chi limita le proprie uscite serali per timore di tornare a casa e trovarla svuotata, chi la notte dorme ad occhi aperti.
Vivere in città più sicure dovrebbe essere un obiettivo comune, invece in tante occasioni sono i cittadini che, esasperati, si organizzano con delle passeggiate per la sicurezza (che impropriamente chiamiamo ronde). Possibile che anche sulla sicurezza i cittadini debbano arrangiarsi? Dove sono le istituzioni? Le forze dell’ordine si ritrovano spesso con le mani legate: uomini e mezzi sono sempre meno per colpa di una politica nazionale che preferisce tagliare sulla sicurezza piuttosto che su capitoli di spesa superflui, e da leggi che tutelano maggiormente i delinquenti anziché cittadini e agenti.
È indispensabile un maggior presidio del territorio: le amministrazioni locali potrebbero fare molto di più di quanto si stia facendo ora, ma sembra che la sicurezza dei cittadini non rientri tra le priorità. Ci sono amministrazioni comunali che preferiscono impiegare la polizia municipale quale strumento funzionale alle esigenze di bilancio: quando devono far cassa non esitano a mandare gli agenti della municipale a far multe nei parcheggi regolati con disco orario o parchimetro. È mai possibile che questo sia un reato da perseguire con tanto vigore?
Poggio Torriana (Rn)