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 2015  gennaio 31 Sabato calendario

L’URLO DI LANZA

Primo nel trofeo Gazzetta, ai vertici nelle classifiche di rendimento: una volta «lassù» c’erano Juantorena e Kaziysky, adesso c’è Pippo Lanza, che effetto fa?
«Essere associato a personaggi così fa molto piacere. Sono contento di come sta andando la mia stagione. Anche se sarei più contento se ci fossero continue vittorie. La sconfitta con Molfetta mi è rimasta un po’ qui».
Lanza veronese, oggi c’è il match con Verona...
«Verona è una rivincita da prenderci: all’andata ci hanno disintegrato. C’è un sacco di gente che conosco che viene a vedere la partita. Una gara importantissima per noi, loro stanno giocando molto bene. Vogliamo dimostrare che la gara di Molfetta è stato solo un incidente».
Una crescita graduale la sua.
«Mi sento responsabile della mia posizione, la società mi ha dato fiducia. Poi grazie a compagni che hanno già affrontato queste pressioni sto facendo tesoro dei loro consigli. Da due anni a questa parte c’è stata una bella evoluzione, ma sono uno che non si ferma. Ho ben altri obiettivi. Voglio fare sempre di più e vincere il più possibile. E’ vero che sono cresciuto, ma ho fame, potevo ottenere altre vittorie. E me le voglio andare a prendere».
Cambiato il ruolo in squadra, ma dentro Pippo com’è?
«Sono fra l’abbastanza e il molto umile. Mi piace rimanere con i piedi per terra. Sono contento di quello che ho, ma allo stesso tempo so che posso puntare molto più in alto: sono ancora giovane, ho modo e voglia di crescere. Ho visto tanti giocatori di talento che si sono persi per strada. Anche montandosi la testa... Quindi non voglio commettere lo stesso errore».
A ogni partita c’è uno stuolo di ragazzine che vi assalta. Cosa piace così tanto?
«Penso il carattere, l’urlo, l’energia che credo si percepisca anche da fuori».
Molti italiani emigrano, lei?
«Non mi precludo alcuna possibilità. Mi piacerebbe molto, a livello personale, fare un anno all’estero. E un giorno lo farò».
Superstizioso?
«Meno di zero. Non ho neppure paura di a dire che il nostro obiettivo è quello di vincere lo scudetto. Chi non lo ammette lo vuole solo nascondere a se stesso».
Meglio un ingaggio robusto o una vittoria importante?
«Una vittoria importante. L’ingaggio, se mai, è una conseguenza».
Pippo Lanza è un sognatore?
«Sogno sempre. Anche troppo».