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 2015  gennaio 30 Venerdì calendario

TRUMAN CAPOTE MENTÌ «A SANGUE FREDDO»?


Un tribunale del Kansas ha disposto che siano resi pubblici tutti i documenti conservati in archivio dalla polizia relativi alla strage avvenuta a Holcomb nel 1959 e in seguito ricostruita da Truman Capote nel suo celebre romanzo A sangue freddo. La richiesta era stata avanzata alla corte alcuni mesi fa da Ronald Nye, figlio di Harold Nye, uno degli investigatori che indagarono sui brutali omicidi dell’agricoltore Herb Cuttler, della moglie Bonnie e dei due figli adolescenti della coppia.
Ronald Nye ha sempre sostenuto che, secondo suo padre, da poco scomparso, la ricostruzione dei fatti proposta da Capote era in larga parte inventata e ha annunciato che, grazie al verdetto, potrà trovare altre prove a sostegno della sua ipotesi, sulla quale sta scrivendo un libro.
Gli assassini di Holcomb, si scoprì dopo una serrata indagine, erano Perry Edward Smith e Richard Eugene Hickock, due giovani appena usciti dal carcere in libertà vigilata, che vennero condannati a morte. Capote fu colpito dalla notizia del crimine appena la vide sui quotidiani e andò in Kansas per parlare con gli abitanti della cittadina, i vicini dei Cuttler e chi conosceva i due colpevoli. Per terminare A sangue freddo, impiegò sei anni: il volume ottenne subito un grande successo e fu presto trasformato in film. Secondo Ronald Nye, però, il padre gettò via il romanzo dopo poche decine di pagine, lamentando che era pieno di falsità e di inesattezze. E analoga impressione negativa ebbe della pellicola hollywoodiana del 1967: l’investigatore uscì presto dalla sala.
Non è la prima volta che la ricostruzione di Capote viene messa in dubbio: nonostante abbia sempre sostenuto di non aver mai aggiunto nulla ai fatti reali, molti critici ne hanno dubitato. Ora il verdetto del tribunale permetterà di fare chiarezza sulla controversia. (r.bert.)