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 2015  gennaio 30 Venerdì calendario

PER CDP 2,1 MILIARDI DI UTILE NEL 2014

Chiude in linea con il 2013 il bilancio 2014 di Cdp, con un utile di 2,1 miliardi rispetto ai 2,3 dell’anno precedente. Ieri la spa del Tesoro ha diffuso i dati preliminari dell’esercizio, dai quali emerge anche il crollo del margine d’interesse, calato a 1,2 miliardi dai 2,5 miliardi del 2013. Il patrimonio netto del gruppo è invece cresciuto dell’8% a 19,5 miliardi, mentre i crediti verso la clientela si sono attestati a 103 miliardi e la raccolta postale a 252 miliardi (positiva per 5 miliardi quella netta di competenza Cdp). Complessivamente Cassa Depositi e Prestiti ha mobilitato lo scorso anno risorse per 29 miliardi, il 5% in più rispetto al 2013, grazie anche alla ripresa delle attività verso gli enti locali e alla provvista messa a disposizione per il pagamento dei debiti delle Pa. «Per la prima volta dopo molti esercizi si è registrato un sensibile aumento del volume dei mutui concessi agli enti locali», si legge nella nota diffusa ieri. In particolare, sono stati messi a disposizione 9 miliardi di euro, ben il 60% in più rispetto al 2013. A tale cifra si arriva mettendo insieme la tradizionale attività di finanziamento con le anticipazioni per i debiti scaduti e gli interventi per la valorizzazione del patrimonio immobiliare. Ancora, la voce «imprese» ha assorbito 7,6 miliardi, anche attraverso strumenti nuovi come il Plafond beni strumentali o i fondi minibond e venture capital del Fondo Italiano d’Investimento. Ancora, alle infrastrutture sono andati 2,3 miliardi «attraverso sia la concessione di linee di credito sia l’azione di fondi equity partecipati dalla capogruppo come F2i, Merguerite e Inframed». Mentre per quanto riguarda il Fondo Strategico, nel suo portafoglio a oggi sono presenti dieci imprese per un investimento complessivo di 2,7 miliardi. Infine, la nota di Cdp sottolinea che il gruppo «ha agito come catalizzatore di capitali esteri in Italia», attraendo 5,5 miliardi nel 2014. E a partire da quest’anno la società guidata dall’amministratore delegato Giovanni Gorno Tempini amplierà ancora il proprio raggio di azione. Ieri infatti l’assemblea dei soci ha dato il via libera ad alcune modifiche statuarie per introdurre la cooperazione internazionale tra le attività di Cdp e allargare il perimetro all’interno del quale può concedere finanziamenti, come previsto dal decreto Sblocca Italia. D’ora in poi quindi Cdp potrà anche finanziare iniziative di cooperazione internazionale allo sviluppo, ma anche sfruttare la raccolta postale per progetti di soggetti privati in settori di «interesse generale» che saranno individuati con apposito decreto del ministero dell’Economia. Ancora, facendo però ricorso a provvista non garantita dallo Stato, potrà aprire linee di credito per infrastrutture destinate non più solo a servizi pubblici ma più in generale per iniziative «di pubblica utilità», ma anche finanziare investimenti in ricerca, sviluppo e innovazione o per la promozione del turismo e della green economy.
Luisa Leone, MilanoFinanza 30/1/2015