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 2015  gennaio 29 Giovedì calendario

PALLE «Le palle uno le ha o non le ha. Però l’allenatore deve farsi seguire. Io sono sicuro che se dico ai miei di buttarsi dal tetto loro lo fanno e poi mi chiedono perché

PALLE «Le palle uno le ha o non le ha. Però l’allenatore deve farsi seguire. Io sono sicuro che se dico ai miei di buttarsi dal tetto loro lo fanno e poi mi chiedono perché. L’allenatore deve trasmettere coraggio e serenità assieme. Non è facile allenare la forza mentale, ma è il succo del mio mestiere» (Sinisa Mihajlovic). CAVOLATE «Tra tutti i campioni che ho gestito non ne ho mai incontrato uno costretto a subire le ingiustizie che ha subito Mario. La gente non lo conosce: si chiude, si fa trascinare a fare quello che non è. La verità è che Mario è un ragazzo insicuro, e nella sua insicurezza magari fa delle cavolate» (Mino Raiola parlando di Balotelli). BARBA «Mi sono attrezzato con prodotti speciali: sapone e olio, per renderla morbida. Mi sono affidato a Hiro, un barbiere a Milano, esattamente a Buccinasco: e mi ha creato i binari per indirizzare la crescita, per modellare la barba, in modo che vada lunga, verso il basso» (Davide Moscardelli). DEPRESSIONE «Non alleniamo solo i muscoli, ma anche la testa. Questa è la mia vita, il mio mondo. E l’allenamento è anche la concentrazione in attesa di una gara, la gestione di una manche, le sensazioni che provi in pista. Cosa succederebbe se a lei dicessero che non può scrivere per un anno? Si deprimerebbe. Scappo da questo» (Manfred Moelgg). FORTUNA «Mi sento ancora molto giovane e in gran forma, affronto questa avventura come se fosse il mio primo giorno. Trovo una bella concorrenza in attacco ma penso che sia un bene per tutti. Da quando ho firmato il contratto poi Mario Gomez ha fatto tre gol e sono sicuro che ne farà tantissimi da qui alla fine. Forse porto fortuna» (Alberto Gilardino, appena sbarcato a Firenze). TORTO «La Pennetta è sempre forte, anche se non giovanissima, la Schiavone è in parabola discendente, la Errani ora un po’ fatica. La Vinci è quella che gioca meglio. La più giovane è Camila Giorgi: nel tennis non si può tirare sempre tutto, è contro le leggi della fisica. Lei è convinta di potercela fare, per me ha torto» (le tenniste italiane secondo Adriano Panatta). TOLLERANZA «Innanzitutto, bisogna dire che nel frattempo io sono cresciuto, oggi mi sento molto più forte e più sicuro di qualche anno addietro. Ma è anche vero che in passato non ho trovato la stessa tolleranza di cui ho potuto godere a Palermo. E anche per questo sono grato al nostro presidente» (Beppe Iachini).