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 2015  gennaio 15 Giovedì calendario

MEDIOBANCA, C’È VITA SENZA FERRARI

Un divorzio indolore. In un report intitolato La vita dopo la Ferrari Mediobanca ha alzato il prezzo obiettivo del titolo Fca da 12 a 13,2 euro, confermando la raccomandazione outperform. «Un divorzio indolore» quello del Cavallino da Fiat Chrysler, spiega la nota, visto che rimangono brand del gruppo ancora da sfruttare. La banca d’affari ritiene, infatti, che in virtù di un debito molto più leggero, Fiat Chrysler possa completare il piano industriale presentato a maggio 2014, volto a rifocalizzare il gruppo verso i segmenti premium (da Maserati a Jeep) lontano dal mercato di massa, un business con bassi margini. Mentre a prima vista, scrive la nota, il salto da 4,4 milioni di unità vendute nel 2013 a 7 milioni di unità entro il 2018 può sembrare troppo ambizioso, questi due numeri non sono comparabili. I 2,6 milioni di unità supplementari sono equamente divisi tra i prodotti completamente nuovi (Renegade, Levante, Alfa, per citarne alcuni), i nuovi mercati (Jeep in Asia e in America Latina) e la crescita del mercato sottostante o il miglioramento della quota di mercato. Le stime degli esperti di Mediobanca indicano 6 milioni di unità entro il 2018.
Ancora una volta le stime di Mediobanca su Fca sono al di sopra di quelle del consenso. Le stime degli analisti sulla spesa per investimenti sono addirittura al di sotto delle ipotesi della società. La banca ha anche stimato, dopo una riduzione del debito per 1,5 miliardi di euro, che la separazione-ipo della Ferrari diluirà l’utile per azione di Fca di circa il 10%. «Questo non è male considerando che la casa di Maranello rappresenta il 21% dell’enterprise value di Fca e il 33% del valore del patrimonio netto». Il Cavallino Rampante per Mediobanca vale 4,7 euro per ogni azione Fca (enterprise value di 8 miliardi di euro), mentre Fca senza la Ferrari ora vale di più: da 7,3 a 8,5 euro. La società che rimane - quindi ex Ferrari - sulla base dei numeri 2015 vale dunque 5,2 volte il multiplo prezzo/utile.
Nella notte, intanto, l’amministratore delegato di Fca, Sergio Marchionne, parlando a una conferenza di Automotive News ha confermato di voler lasciare l’incarico tra 4 anni notando che «sono meno di 10» i candidati in corsa alla sua successione. Il manager ha assicurato inoltre che la Ferrari non costruirà un suv né entrerà in questa nicchia.
Francesca Gerosa, MilanoFinanza 15/1/2015