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 2014  dicembre 24 Mercoledì calendario

L’offerta presentata a fine novembre da Guido Veneziani per rilevare l’Unità è stata ritenuta congrua dai liquidatori Emanuele D’Innella e Franco Carlo Papa

L’offerta presentata a fine novembre da Guido Veneziani per rilevare l’Unità è stata ritenuta congrua dai liquidatori Emanuele D’Innella e Franco Carlo Papa. Ma la giudice fallimentare del tribunale di Roma che si sta occupando della vicenda ha chiesto un ulteriore passaggio tecnico, ovvero che il piano di salvataggio dell’Unità sia asseverato, in modo da essere certa che i 10 milioni di euro messi sul piatto da Veneziani (con fideiussione bancaria) vengano tutti destinati al concordato preventivo della Nie, vecchia casa editrice del quotidiano. Per questo sia i liquidatori, sia gli asseveratori hanno predisposto i documenti richiesti, presentandoli al giudice alla fine della scorsa settimana. Ora non resta che attendere la decisione del tribunale. «Non credo ci siano problemi», racconta Veneziani, «ma a questo punto faremo le cose con calma. Volevo partire con la nuova Unità nel 2014, non potrò, e allora lavoreremo bene e senza fretta, per essere nelle edicole verso la fine di febbraio». Veneziani, in effetti, non è stato assalito troppo dall’ansia per la vicenda Unità, che lo ha portato alla ribalta delle cronache nazionali. L’editore, dopo aver presentato il 27 novembre la seconda offerta migliorativa, quella da 10 milioni, ha salutato tutti e, il 29 novembre, si è sposato con la sua compagna Patrizia Grossi, volando poi in Polinesia per una luna di miele di 10 giorni: «Ero sicuro che tanto non sarebbe successo nulla», racconta a ItaliaOggi. la nuova unita di guido veneziani by daxest la nuova unita di guido veneziani by daxest Adesso, aspetta. Per ora ha costituito la Unità srl, controllata al 95% dalla Guido Veneziani quotidiani srl e al restante 5% partecipata dalla Eyu srl, al 100% del Partito democratico e presieduta da Adrio De Carolis a capo dell’istituto di ricerche di mercato Swg. A sua volta la nuova società Guido Veneziani quotidiani è controllata al 60% dalla Guido Veneziani editore (casa editrice di settimanali come Vero, Vero Tv, Top, Stop, Miracoli, e di alcuni mensili) e al 40% dalla Piesse srl, i cui soci sono Massimo Pessina (il costruttore lombardo detiene il 60%) e Guido Stefanelli (l’amministratore delegato di Pessina costruzioni ha il 40%). Essere uscito allo scoperto con l’operazione Unità ha dato sicuramente molta visibilità a Veneziani e creato anche qualche malumore e invidia. Lo scorso 17 dicembre, per esempio, il sito Dagospia ha riportato una notizia flash, poi prontamente rimossa con tante scuse, in cui si diceva che l’agenzia LaPresse aveva chiesto il fallimento di Veneziani per un debito di 600 mila euro. mat collishaw roberto dagostino carbone gmt 29 mat collishaw roberto dagostino carbone gmt 29 «Non ho idea di chi possa aver messo in giro quella bufala», risponde Veneziani, «e Dagospia si è scusato per la falsa informazione dopo che lo stesso Marco Durante, patron di LaPresse, ha chiamato Roberto D’Agostino protestando. Noi lavoriamo con LaPresse dal 2005, e 600 mila euro di debiti sarebbero una cifra enorme: in sostanza, non li avremmo pagati da oltre un anno. Irrealistico». EMMA WINTER MARCO DURANTE ILARIA MARSIAJ EMMA WINTER MARCO DURANTE ILARIA MARSIAJ Infine, ci sono tutte le questioni relative al polo tipografico del gruppo Veneziani. Un comparto che nelle prossime settimane verrà ulteriormente potenziato con nuove acquisizioni dal perimetro ex Ilte. E che attende di risolvere la questione del concordato preventivo in continuità richiesto per la Roto Alba, dove è necessaria una ristrutturazione sia per sistemare la frammentazione del debito, pur non molto alto, verso una miriade di quasi 300 microfornitori, sia per pareggiare i crediti e i debiti verso l’erario. Vabbè, ma ora mancano due giorni al Natale: in partenza per le vacanze nella sua casa in Kenya? «Eh, no, non esageriamo. Sono stato in luna di miele», risponde sorridendo Veneziani, «ma adesso dobbiamo lavorare sodo».