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 2014  dicembre 24 Mercoledì calendario

ORONZO

«Non sono il mago Merlino e neppure il mago Oronzo. Non credo al successo dei singoli, da soli non si fa nulla» (il nuovo responsabile della Gestione Sportiva della Ferrari Maurizio Arrivabene).

FINCHE’ «Lavoro come se dovessi rimanere per sempre qui. Finché non mi cacciano e finché avremo sempre le stesse ambizioni io e la Roma resteremo insieme» (Rudi Garcia).

CRISI «In un momento di crisi del sistema è normale che esca qualcosa di nuovo, ma non paragonateci al Sassuolo e tanto meno al Genoa: quei club hanno una forza economica molto più grande della nostra. Se hanno bisogno di un giocatore, lo comprano. Noi lo si deve costruire» (l’allenatore dell’Empoli Maurizio Sarri).

SOFFERENZA «La squadra l’ho sempre seguita anche in tv. Certo, anche tornare allo stadio è bello e più divertente; si soffre di più ma si apprezza meglio ciò che si guarda» (Massimo Moratti).

CADUTE «La mia è la storia di uno che si rialza e riesce a farlo sempre cercando di pensare alle cose belle che sono capitate. Ogni volta che sono caduto mi sono rimesso in piedi, ogni volta che mi sono fatto male ho pensato: “Tornerò più forte di prima”. E lo penso anche adesso» (Giuseppe Rossi).

SORPRESA «Non sono sorpreso, sapevo che prima o poi Felipe Anderson si sarebbe rilevato per quello che è: un grande giocatore. Durante la settimana a Formello faceva cose straordinarie, poi in partita si perdeva. Non aveva la tranquillità necessaria» (Edy Reja).

GOMITI «Dal 2013 al 2014 è cambiato il modo di guidare. Anche Valentino ha fatto un passo in avanti per cambiare. Adesso vedi il bambino di 6-7 anni che mette il gomito per terra e pensi “che farà quando arriverà al Mondiale?”» (Marc Marquez).

RAGAZZI «Noi avevamo una tecnica superiore perché i nostri allenamenti erano col pallone. Oggi se vai a vedere gli allenamenti dei ragazzi di dodici, tredici, quattordici anni li trovi impegnati in corse a perdifiato e in lezioni di tattica per ore e ore...» (l’evoluzione dei difensori secondo Daniel Passarella).

RITORNI «Quelli all’Inter sono stati tre anni magnifici, per me e per tutta la mia famiglia, anche se purtroppo non si è vinto, perché ci è mancata anche un po’ di fortuna. Ho capito che i tifosi dell’Inter mi volevano veramente bene quando sono tornato per un’amichevole, Inter-Urss a Monza, febbraio 1989» (Karl Heinz Rummenigge).