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 2014  dicembre 17 Mercoledì calendario

LA DOPPIA VITA DI VERONICA


Santa Croce Camerina (Ragusa)
Io non ci posso credere che sia stala lei. Loris era tutta la sua vita. Se l’ha ucciso lei, ha ucciso anche se stessa». Claudia Giavatto è ancora sotto choc: amica di Veronica, sua vicina di casa, Claudia è forse la persona che la mamma di Loris frequentava di più, a Santa Croce Camerina. Il suo appartamento è al secondo piano della palazzina di via Garibaldi a fianco della casa in cui vive la famiglia Stival, dal suo balcone si vede quello di Veronica, la scritta “vendesi” legata con le fascette di plastica.
Prima di incontrare Oggi, Claudia non ha voluto parlare con nessuno. Il suo unico pensiero, nei giorni immediatamente successivi al ritrovamento del corpo di Loris, era di stare vicino all’amica, disperata. Quando la polizia ha portato via Veronica, l’8 dicembre, a Claudia è crollato il mondo addosso. È stato allora che ha cominciato a mettere in fila tanti piccoli episodi, contraddizioni e stranezze della vita di Veronica che nessuno aveva notato. E che qui racconta per la prima volta.
Nei primi giorni dopo il ritrovamento di Loris lei ha passato molto tempo accanto a Veronica. Ha mai avuto la sensazione che stesse nascondendo qualcosa?
«Assolutamente no. Ho visto solo una mamma distrutta, incapace di pensare, di parlare, di mangiare. Non c’era niente che potesse consolarla, niente».
Quanto spesso vi vedevate?
«Sempre, ci vedevamo. Un giorno Loris veniva a giocare qui, il giorno dopo Veronica passava a bere un succo di frutta, poi la mia figlia più piccola, che ha 15 anni, andava da lei a guardare la tv o a mangiare la pizza».
Com’è la Veronica che conosce da tanti anni?
«Una ragazza normale e una brava mamma. Qualche sua stranezza, devo dirlo, l’avevo notata. Solo che fino a oggi non ci avevo dato troppo peso».
Che tipo di stranezza?
«Anche se come mamma si dava un gran da fare, a me è sempre parsa una ragazza un po’ immatura. Ogni tanto, per esempio, raccontava delle bugie».
Che tipo di bugie?
«Erano piccole cose, ma strane. Tipo che il lunedì mi raccontava per filo e per segno il pranzo della domenica dai suoceri e il giorno dopo mi diceva: “Saranno due mesi che i genitori di Davide non mi invitano…”. E io pensavo: mah, avrò capito male. Oppure riferiva strani episodi, come quella volta in cui mi disse di aver perso il bambino che aspettava per colpa di sua suocera».
Cosa successe?
«Un pomeriggio Veronica chiama me e mio marito e ci chiede di correre a casa sua perché sta male e vuole che la portiamo all’ospedale. Quando arriviamo ci racconta, agitatissima, che ha litigato con la suocera e la cognata, che si è tolta la fede, gliel’ha lanciata addosso e loro l’hanno aggredita. E aggiunge: “Avevo appena scoperto di essere incinta, per colpa loro ho perso il bambino che aspettavo”. Ma io non lo so se è tutto vero...».
Perché avevano litigato, glielo ha spiegato?
«No. Ma si lamentava che Loris ogni tanto le riportasse delle critiche su di lei della nonna paterna: che non puliva bene casa, che usciva spesso... “Mia suocera mi vuole mettere contro a mio marito”, diceva. Io, però, la mamma di Davide l’ho sempre vista gentile, presente, disponibile. Ogni tanto Veronica mi dava la sensazione di vedere malizia anche dove non c’era, ecco».
In che senso?
«Le faccio un esempio: al pomeriggio mia figlia, come tutti i teenager, esce con gli amici. A Veronica, non so perché, piaceva passare dal parco in cui si riunisce la compagnia per vedere cosa facevano i ragazzi. Poi veniva da me e diceva: “Ah, sapessi, tua figlia non è mica quella santerellina che pensi tu...”, come se volesse farmi arrabbiare e costringermi a ridurle la libertà. Ma io la conosco, mia figlia, so come si comporta. Perché controllarla, perché dirmi cosi? Talvolta Veronica aveva dei comportamenti da ragazzina, ecco. E poi aveva delle strane fissazioni».
Cioè?
«Mia figlia mi ha detto che quando andava a trovarla Veronica ripeteva uno strano gesto: prendeva una foto di quando era piccola, ci metteva accanto una foto di Loris e diceva: “Siamo uguali, lo vedi che siamo uguali?”. Sottolineare una somiglianza tra mamma e figlio, ci sta. Ma mia figlia era colpita dal fatto che Veronica lo facesse ossessivamente, come dimenticandosi di averle già fatto vedere le due foto vicine solo il giorno prima. Come quando raccontava delle sue paure».
Quali paure?
«Pensava che qualcuno le rubasse la benzina dalla macchina. E poi era convinta che qualcuno le entrasse in casa di nascosto mentre non c’era. Diceva che rientrando aveva trovato delle cose fuori posto, una volta fece anche cambiare la serratura».
Il suo sembra il ritratto di una donna molto fragile. Pensa che Veronica fosse infelice?
«No, infelice no... ma ogni tanto sembrava un po’ invidiosa. Quest’anno, per esempio, io e mio marito ci siamo concessi un viaggio da soli. Dopo 24 anni di matrimonio e tre figli si può fare, no? Quando dissi a Veronica che partivo, si rabbuiò e mi disse che sarebbe piaciuto tanto anche a lei, fare un viaggio. Ma più che sembrare contenta per me, pareva rammaricata».
Forse pensava di non avere le disponibilità economiche.
«Mah. Davide, suo marito, guadagna bene. Veronica quando voleva spendere spendeva. Le piaceva essere curata: il parrucchiere, i disegnini sulle unghie, i vestiti carini. Niente di esagerato, ma era giovane e ci teneva, giustamente».
Che rapporto aveva col marito?
«Buono, da quel che ne so. Non parlava spesso di lui, ma quando lo faceva era affettuosa. Quando ha cominciato a coltivare l’hobby della cucina era felice, tempo fa ha anche messo su Facebook la foto di una torta fatta per lui e ha scritto “Per il mio amore”».
E Davide, con lei?
«Davide è un ragazzo serio e schivo. Forse era un po’ geloso, qualche volta dava la sensazione di essere un po’ scocciato se Veronica faceva altro. Come quella sera, d’estate, che lei era venuta giù in strada a giocare a carte con me e i miei figli. Tornato dal lavoro, Davide l’ha chiamata a gran voce dal balcone e quando è rientrato in casa ha sbattuto forte la portafinestra. ‘“Ma che, si è arrabbiato?”, ci siamo chiesti. In questi giorni ho saputo che anni fa Veronica l’aveva tradito, ma lei a me non ne aveva mai parlato».
Della sua famiglia d’origine, Veronica parlava mai?
«Qualche volta. Raccontava con nostalgia degli anni in cui ha vissuto con i genitori in Liguria, forse perché una volta tornati in Sicilia i suoi si erano separati. Al padre era molto legata, di lui parlava con affetto. Ma quando pensava alla madre si incupiva. Mi disse che l’aveva buttata fuori di casa a 15 anni perché era furiosa con lei».
Furiosa? E perché?
«Perché a Veronica non andava giù che subito dopo essersi separata da suo padre la mamma avesse portato a casa il nuovo compagno. Mi raccontò che la madre le disse: “Non ti sta bene? E vattene, allora”, E lei se nera andata. A 15 anni fuori di casa, mischina, non ci posso pensare».
Dove andò?
«Da Davide, andò, e rimase subito incinta di Loris. “Loris non è nato per caso: l’abbiamo voluto perché così nessuno poteva più separarci”, mi disse una volta».
La madre veniva a trovarla?
«Mai vista, mai saputo che fosse passata a trovare i nipotini. In questi anni, la prima volta che l’ho incontrata è stata dopo il ritrovamento di Loris».
Sa se negli ultimi tempi Veronica vedesse qualcuno?
«Ma no, ma chi vedeva... Veronica stava sempre coi suoi bambini».
Usciva da sola, sa se aveva degli interessi?
«Oltre al corso di cucina, al massimo le piaceva guardare la televisione. Con mia figlia vedevano spesso quella trasmissione con le mamme giovani, come si chiama?».
Teen mom?
«Ecco, quella».
Si è mai sfogata con lei su quanto fosse stato faticoso avere un figlio a soli 16 anni?
«Quando Loris era piccolino capitava che dicesse che i suoi amici andavano in discoteca e lei no, ma non ne faceva certo una tragedia».
Può darsi che si sentisse un po’ sola? Il marito che viaggia, lei così giovane con due bambini...
«Ma Veronica non è mai stata lasciata sola. L’ho vista io, sua suocera, quando Loris era piccolo, sempre a disposizione, sempre pronta a tenerle il bimbo».
È mai capitato che abbia visto Veronica aggressiva verso Loris?
«Mai, mai, mai. La Veronica che conosco io era una mamma affettuosa, attenta, presente, glielo assicuro. Io ancora non ci credo, che sia stata lei a ucciderlo. Fino a una settimana fa, se me l’avessero detto avrei pensato a uno scherzo di pessimo gusto. Solo da poco ho cominciato a ricordare tanti episodi un po’ strani. Come quello avvenuto la sera prima che Loris sparisse».
Cioè?
«Quel venerdì sera Veronica era rimasta senza latte, così mi telefonò per chiedermi se io ne avessi un litro in più e le dissi di sì. A casa c’ero io, c’erano mio figlio e mia figlia. Veronica sta a due passi: te lo portiamo noi, le ho detto. Ma lei, che pure era sola con due bambini, non voleva. Insistevo, ma che ci vuole, dai, stiamo già scendendo, ma lei ripeteva “no, no”, era irremovibile. Ha vestito il piccolo, è venuta qui, ha preso il latte, ha ringraziato e se ne andata. Loris, però, non c’era. Magari è una stupidaggine, ma oggi mi chiedo: perché ha insistito così tanto a non farci salire da lei? Perché Loris non cera? C’era qualcosa che non dovevamo vedere? Non voglio pensarci».

Fiamma Tinelli