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 2014  novembre 06 Giovedì calendario

I PROCESSI MATRIMONIALI GRATUITI: L’ULTIMA BATTAGLIA DI FRANCESCO. IL PAPA HA COSTITUITO UNA COMMISSIONE PER «SNELLIRE LE PROCEDURE», DA QUANTO HA ASCOLTATO NEL SINODO SULLA FAMIGLIA CHE SI È CHIUSO IL 19 OTTOBRE


Il Papa che improvvisa per noi giornalisti è sempre il migliore perché ogni parola può essere una notizia. Così è stato ieri con i partecipanti a un corso della Rota Romana: Francesco non aveva neanche un appunto, ha detto quello che sulla materia dei «processi matrimoniali» sapeva dalla sua esperienza argentina, dall’aver poco fa costituito una commissione per «snellire le procedure», da quanto ha ascoltato nel Sinodo sulla famiglia che si è chiuso il 19 ottobre. Nel Sinodo alcuni hanno proposto che le cause siano gratuite e Francesco è andato diritto a questo. C’è andato perché si lascia guidare da un istinto a semplificare che spiazza i curiali, ma anche perché l’accostamento tra Chiesa e denaro lo infuria già da solo, prima che si arrivi agli scandali. Ieri ha raccontato d’aver dovuto «congedare» dal Tribunale matrimoniale dell’arcidiocesi di Buenos Aires un responsabile che diceva: «10.000 dollari e ti faccio i due procedimenti, il civile e l’ecclesiastico».
Sulla gratuità ha detto «bisogna vedere», come a dire che la questione dovrà essere studiata ma poi ha lasciato intendere che personalmente è favorevole a introdurla. «La madre Chiesa ha tanta generosità per poter fare giustizia gratuitamente». Del resto non si contano le circostanze in cui Francesco ha polemizzato contro le «tariffe» per le celebrazioni dei sacramenti e contro ogni «dogana» e ogni richiesta di denaro ai fedeli.
Considera il costo dei processi matrimoniali come uno dei più odiosi dal punto di vista della Chiesa «povera e per i poveri» che si adopera a realizzare, perché impedisce ai «semplici» – ha detto ieri – di ricorrere al tribunale che potrebbe riconoscere la «nullità» di un matrimonio. Ha ricordato che il Tribunale dell’arcidiocesi di Buenos Aires serve 15 diocesi e dovrebbero ricorrere a esso persone che abitano anche a 240 km: «Devono fare un viaggio, devono perdere giorni di lavoro, anche il premio», cioè il costo. Forse questi costi stanno per cadere.